Se chi ben comincia è alla metà dell’opera, allora per Castel Volturno non c’è speranza. I risultati prodotti dall’amministrazione targata Petrella sono flebili e inconsistenti. Già per formare la prima giunta è andato in scena un teatro poco felice ma l’apice si è raggiunto qualche settimana fa con il totale azzeramento: tutti gli assessori dimessi. Nulla di fatto, si ricomincia da capo. E va bene, si potrebbe dire. Ma anche no. Perché da quanto si apprende per tentare di concretizzare il rimpasto è in atto una guerra interna alla maggioranza dove ognuno ambisce a qualche poltrona. In tutto questo si è aggiunto un ulteriore dato negativo: nella maggiore delle città del litorale domizio, in questi giorni si sta svolgendo il festival del cinema indipendente, alla sua seconda edizione. Come l’anno scorso il Comune ha concesso il patrocinio morale. Tutto bene, no? Ma nemmeno per sogno. Nessuno della maggioranza si è degnato di presenziare al festival quest’anno dedicato allo scomparso Carlo Croccolo, grandissimo attore, regista e sceneggiatore venuto a mancare poco più di un mese fa. Croccolo scelse Castel Volturno per vivere la sua vita, ne carpì la bellezza e l’immenso potenziale ed è assai disdicevole che nessun rappresentante del governo cittadino abbia ritenuto opportuno onorarlo con la sua presenza. In una città dove ogni centimetro quadrato rappresenta un problema, carente sotto molti aspetti, avvolta in gran parte del degrado, dove mancano punti di aggregazione per favorire l’inclusione sociale, è parecchio triste non presenziare a un evento che rappresenta un lumicino di speranza. Insomma, a meno di 6 mesi l’amministrazione Petrella ha già la sua prima macchia e la sua prima bocciatura. Chi ben comincia è alla metà dell’opera…purché si cominci, però.
Luigi Viglione