Lo scorso anno, in questa occasione, per la prima volta ebbi l’onore di parlare alla nostra comunità riunita in questa chiesa per la Festa di San Cesario. Ero stato da poco eletto sindaco di questa città e provai una emozione indescrivibile. Dopo un anno, nel rivolgermi a Voi, provo la stessa emozione. Anche quest’anno la cittadinanza si è stretta in maniera ammirevole al nostro Patrono San Cesario Martire, esprimendo durante i solenni festeggiamenti fede e gioia. Sento il dovere, essendo trascorsi 12 mesi di mandato amministrativo, di esprimere la mia gratitudine e quella dell’Amministrazione Comunale che rappresento al nostro parroco don Peppino Schiavone. Si è creato un dialogo aperto e proficuo tra istituzione civile e istituzione religiosa, ma anche e soprattutto un rapporto umano splendido. In questi mesi Parrocchia e Comune hanno dialogato e collaborato, permettendo a questa comunità di compiere, a mio sommesso avviso, dei piccoli ma decisivi passi in avanti. Penso alla realizzazione della rampa per disabili, all’esterno della Parrocchia, fortemente caldeggiata, nell’ultimo periodo, dalla consulta comunale che si occupa di queste problematiche. Penso alla tante iniziative realizzate in collaborazione con don Peppino, come quella di aver ospitato, in questa chiesa, in occasione della Giornata della Memoria, gli alunni della scuole cittadine, aiutati dagli studenti del nostro parroco del liceo scientifico Fermi di Aversa. Ed ancora le iniziative natalizie svoltesi presso la Chiesa di Maria Ss. Del Rosario. Penso ancora alla collaborazione con la Caritas Parrocchiale, per la raccolta di generi alimentari ed indumenti distribuiti alle famiglie bisognose. Anche in occasione di questa festa patronale c’è stata collaborazione tra parrocchia e comune. Stiamo lavorando ad altri traguardi. Prossimamente contiamo di inaugurare la chiesa che si trova nel cimitero nella parte nuova. Un insieme di passi che tendono ad un unico obiettivo, vale a dire rendere questa comunità più coesa, più unita, che sappia raccogliersi sempre, nei momenti di gioia e di festa come questi e nei momenti meno belli. In questa direzione si inserisce un importante accordo tra il comune e la parrocchia, con l’avallo del Vescovo della Diocesi di Aversa Monsignor Angelo Spinillo. Mi riferisco all’atto con il quale è stato ceduto al comune l’area denominata Campo del Parroco, che è entrata a far parte del patrimonio collettivo. Grazie al Vescovo, Grazie al Parroco, quell’area è diventata di tutti! Vi assicuro che, sebbene sarà faticoso, quell’area diventerà praticabile per tutti. In questi giorni abbiamo intrapreso una opera di pulizia dell’area e continueremo nei prossimi mesi per aprire quel cancello in maniera definitiva. E’ faticoso ed è difficile! E’ faticoso essere parroci qui, in queste terre. E’ faticoso essere dalla parte dei deboli e degli ultimi. E’ faticoso essere dalla parte dei giusti, perché spesso si confondono tra loro chi giusto non è. E’ difficile essere amministratori comunali in queste zone. Ed io, che da laico partecipo da un anno a questa parte, con maggiore assiduità, alle cerimonie religiose, assisto sempre con curiosità a taluni riti che esprimono non solo una grande spiritualità ma pure un senso di serenità. Si esce rafforzati nello spirito e con le risorse per guardare avanti, con rinnovato ottimismo, quando sul tuo percorso trovi ostacoli, le salite, quando sei costretto a stare attento per evitare gli schizzi di fango che puntualmente cercano di colpirti. Ci sono giorni dove le difficoltà ti appaiono insormontabili, ti senti schiacciato dal peso che deriva dalla responsabilità di governare una comunità. Ti senti solo, come un uomo di fronte alla vastità del mare, come il celebre dipinto del Viandante sul mare di nebbia. Ti accarezza anche l’idea che forse non vale la pena, di smettere di combattere, combattere perché ogni giorno è una battaglia. Poi ti giri indietro osservi il cammino fatto, guardi la strada che hai davanti e ti convinci che bisogna andare avanti, faticosamente, ma bisogna andare avanti. Abbiamo bisogno, però, dell’aiuto di tutti. Il Parroco ha bisogno dell’aiuto della comunità parrocchiale. Il Sindaco ha bisogno dell’aiuto dei suoi concittadini. Non abbiamo bisogno delle polemiche sterili, fatte sui marciapiedi o più frequentemente sui social network, abbiamo bisogno di suggerimenti. Anche se restassimo da soli in queste battaglie quotidiane, resteremmo comunque al nostro posto in trincea per non tradire l’impegno che abbiamo preso con voi un anno fa, ma se ci state vicini, se ci fate sentire la vostra presenza, anche silenziosa, anche fatta di soli sguardi di incoraggiamento, in voi troveremo la forza ed il coraggio per andare avanti in maniera più decisa e più incisiva.
Statemi vicino
Stateci vicino
Viva San Cesario
Viva Cesa.
Enzo Guida
Sindaco di Cesa