Nella “Palestra del Fanciullo” deve germogliare un paese nuovo, in cui ci auguriamo che la socialità, la solidarietà e l’interesse pubblico possano essere in cima all’agenda politica ed associativa. L’avanzamento lento ma costante dei lavori all’interno di una struttura che è nel cuore e nella memoria dei cesani, è cosa buona ma non basta. Occorre cambiare passo e puntare forte sul recupero di un bene da rendere davvero comune. Di chiacchiere e promesse è tristemente pieno l’ultimo decennio politico della nostra comunità. Servono fatti ed atti concreti, senza speculazioni dialettiche ed elettorali. Il M5S di Cesa chiede a questa amministrazione di cambiare passo ed intensificare l’opera di recupero di quella che, come abbiamo detto più volte e pubblicamente, può diventare una grande casa dei servizi e della socialità, con l’allocazione non solo di uffici e servizi di pubblica utilità ma anche di cooperative sociali ed assistenziali. I vantaggi sarebbero facilmente prevedibili: servizi più immediati per i cittadini, introiti per il Comune, utili per alleggerire anche la pressione fiscale e maggiore possibilità di ottenere fondi e finanziamenti da destinare all’assistenza ed alla solidarietà attiva. Noi del Movimento Cinque Stelle continueremo a vigilare e a farci carico delle richieste dei cittadini. Non permetteremo che un bene così prezioso possa essere seppellito ancora una volta sotto una montagna di polvere e di promesse.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui