Un confronto aperto e senza peli sulla lingua sui problemi che affliggono oggi gli imprenditori che investono nello sport. E’ stato questo il nocciolo del confronto-dibattito organizzato da Trenta Righe – Associazione Giornalisti Casertani al teatro Don Bosco (moderato da Vincenzo Gazzillo) di Caserta che ha visto la partecipazione del direttore generale della Casertana Nicola Pannone, del presidente della Volalto Caserta Agostino Barone, del presidente del Tennis Club Caserta Massimo Rossi e del presidente del softball Michele Tarabuso (era assente il presidente della Juvecaserta Raffaele Iavazzi perché bloccato all’ultimo momento fuori Caserta). Ad accendere la discussione anche gli interventi del sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, del presidente della Provincia Domenico Zinzi e del presidente dell’Agis Giuseppe Cuscunà. Massimo Rossi ha aperto la discussione richiamando il progetto della Cittadella dello Sport: “Era stata ideata 30 anni fa, quando vi erano i finanziamenti per farlo ma il progetto è fallito per colpa della mancanza di unità di intenti. Oggi è ancora più difficile ma dobbiamo riuscire a sfruttare i fondi che mettono a disposizione il Coni e la Regione Campania. Oggi Caserta è riuscita ad ottenere risultati sportivi che vanno ben oltre gli sforzi amministrativi”. Leggermente migliore la situazione della Volalto Caserta. “Noi stiamo cercando di costruire una realtà che possa avvicinarsi alla storia della Casertana e della Juvecaserta ma vogliamo farlo per gradi – ha affermato il presidente Agostino Barone-. Noi vogliamo costruire un nuovo palazzetto al posto dell’ex distributore di benzina Agip in via Roma, ma, purtroppo, siamo bloccati dall’Eni che preferisce pagare 50mila euro all’anno per l’area senza utilizzarla invece che darla a noi”. Ma la fortuna è che al momento la pallavolo può sfruttare il palazzotto provinciale, “una struttura bellissima e tra le migliori d’Italia” ha sottolineato Barone. Non è mancato un accenno polemico quando ha preso la parola il presidente della Tarabuso Softball, Michele Tarabuso, che ha da poco preso in gestione anche il Diamante del baseball. Qui dal pubblico sono intervenuti i dirigenti del baseball Caserta che ha lamentato la mancata effettuazione dei lavori che, per ora, impedisce lo svolgimento del campionato. Il tema caldo è stato, naturalmente, quello dello stadio Pinto con l’intervento del direttore generale della Casertana Nicola Pannone: “Oggi noi abbiamo un problema che è sotto gli occhi di tutti. Il Pinto ha bisogno di un impianto di illuminazione a norma oltre che di lavori di adeguamento della struttura e del manto stradale. Siamo in contatto constante col sindaco Pio Del Gaudio per trovare una soluzione e sono convinto che ce la faremo”. Tirato in ballo, il primo cittadino del Capoluogo non si è tirato indietro: “Noi purtroppo abbiamo ereditato una situazione drammatica per quel che concerne le strutture sportive. Il nostro obiettivo principale resta quello di creare una Cittadella dello Sport e per questo abbiamo intenzione di inserirlo anche nel prossimo piano regolatore. Ma è normale che tutti questi interventi devono essere fatti con la collaborazione dei privati perché il Comune di Caserta, essendo un ente in dissesto, non può fare mutui. Io ringrazio l’associazione Trenta Righe per l’incontro organizzato di oggi e spero che ne riescano ad organizzare un altro anche con gli imprenditori che devono investire nella città e, soprattutto, nello sport”. E proprio sul tema degli imprenditori è intervenuto il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi che non ha mancato di lanciare una stilettata agli “imbottigliatori di acqua” con riferimento a Ferrarelle e Lete che, ha affermato, “preferiscono sponsorizzare altre squadre fuori provincia piuttosto che aiutare lo sport casertano. L’Ente provincia ha attivato il credito sportivo dove ogni Comune che vuole realizzare stadi, palestre e strutture sportive può fare richiesta e accedere ad un mutuo”. Zinzi ha inoltre annunciato che a breve sarà approvato un project financing per la realizzazione di una foresteria presso lo stadio del nuoto di Caserta “per renderlo ancora più funzionale ed attirare più atleti da tutto il mondo”. E’ poi intervenuto il presidente dell’Agis Giuseppe Cuscunà che ha manifestato la propria disponibilità a collaborare coi Comuni per aumentare la possibilità di usufruire delle strutture provinciali. “Anche noi incontriamo notevoli difficoltà perché, ad esempio, una struttura come il Palamaggiò è in gestione alla Provincia dalla curatela e, quindi, non può essere affidata gratuitamente per eventi importanti, così come avviene a Napoli ed in altre città”. Proprio in riferimento al Palamaggiò, il sindaco Del Gaudio ha affrontato il tema relativo alla possibilità di costruire il nuovo palazzetto nel buco della ex 167 a Caserta. “E’ un discorso che abbiamo intavolato col presidente Lello Iavazzi della Juvecaserta che aveva anche un progetto di finanza pronto. Ma abbiamo chiesto le garanzie fideiussorie che però non sono arrivate. Ad oggi, per il buco della x 167, c’è solo il project financing di una società emiliana”. L’incontro è servito anche a strappare promesse ed a lanciare proposte. Il primo impegno è stato quello preso dall’assessore allo Sport del Comune di Caserta Stefano Mariano che ha annunciato il completamento del lavori per il ‘Pala Ginnastica’ entro la fine dell’anno. Un altro impegno preso è proprio quello di Tarabuso di consegnare il Diamante alla squadra di baseball entro 15 giorni. Ed infine la proposta di Massimo Rossi di creare “un’associazione onlus per farci destinare il 5Xmille dai contribuenti e creare la nostra cittadella dello sport a Caserta”.