CANCELLO ED ARNONE – «Offensivo e pericoloso». Non riesce a trovare aggettivi diversi il leader dell’opposizione Raffaele Ambrosca per commentare l’atteggiamento del sindaco rispetto alla diffida spedita dall’ispettorato per la funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri sul concorso per funzionario contabile bandito dal Comune di Cancello Arnone.
«Arrampicarsi sugli specchi e negare la presenza di un atto così importante e così delicato per l’attività del nostro ente offende l’intelligenza dei cittadina di Cancello Arnone che vengono letteralmente presi in giro, e purtroppo non è la prima volta, con storie fantasiose – ha detto Ambrosca – capiamo l’imbarazzo di Emerito, ma tentare di buttare la palla dall’altra parte del campo, questa volta non è possibile. Fare come quei bimbi che vengono pescati con le mani nella marmellata dalle mamme e dicono di non essere stati loro, non si addice ad un sindaco che dovrebbe avere la responsabilità della vita di un Paese». E, a questo proposito, Ambrosca sottolinea la pericolosità del comportamento del primo cittadino. «Lo abbiamo detto in più di una circostanza anche in campagna elettorale – ha spiegato – Cancello Arnone ha bisogno di un sindaco credibile, che raccolga credito da parte delle istituzioni superiori per intercettare finanziamenti utili alla crescita del Paese. Ora uno che nega un atto che arriva dal ministero che considerazione può avere da parte delle istituzioni superiori? Beh, evidentemente poca, per non dire nessuna… Del resto i fatti parlano chiaro. Nessuno prende in considerazione Cancello Arnone. E, come biasimarli? Chi può fare progetti con un sindaco che nega l’esistenza di un atto del ministero con tanta disinvoltura? Chi può pensare di affiancare uno che parla di percentuali record di raccolta differenziata e, poi, viene commissariato? Ad Emerito consiglio di nuovo di revocare il concorso, in modo di risparmiarsi l’ennesima brutta figura… Far finta di nulla non significa che la diffida del ministero a firma del viceprefetto Simona Massari si dissolva. Il parere negativo dei revisori dei conti legato al mancato turn over del 20% delle assunzioni rispetto al personale in pensione allegato al piano di fabbisogno del personale per gli anni 2011/2013 e la composizione della commissione giudicatrice (mancato rispetto della parità di genere e segretario con titolo inferire rispetto a quello messo a concorso) possono rappresentare elementi ostativi per la selezione. Piaccia o no, questi quesiti dovranno avere una risposta».