“Richiesta di intervento per inerzia amministrativa”. Questo è l’oggetto del documento presentato da alcuni cittadini di Orta di Atella (in calce all’articolo) e indirizzato al prefetto di Caserta, all’ufficio Ambiente, al comando dei vigili urbani e allo stesso sindaco Villano. Gli abitanti di via Viggiano, via Scarlatti, via Vivaldi Cimarosa, va Mascagni e via Paganini si sono riuniti in un gruppo denominato “Occhi aperti Orta di Atella” attraverso il quale lamentano “uno stato di abbandono e degrado urbano ed extraurbano”. E l’elenco che si evince dal documento è lungo. “Manto stradale sconnesso e dissestato, problemi di viabilità dei veicoli e dei pedoni, scarsa illuminazione, insufficienti bidoni per la raccolta differenziata, cumuli di spazzatura”. E non finisce qui, la spiacevole scaletta continua. “Assenza dei vigili sul territorio, allagamento dei pozzetti otturati, terreni incolti e privi di recinzioni che diventano discariche a cielo aperto con conseguente pericolo igienico sanitario e di propagazione di incendi”. Questo esposto è riflesso della rabbia di alcuni cittadini che si sentono inascoltati e dimenticati. La loro contestazione si riferisce ad una zona descritta da chi ci vive come desolata e in totale mancanza di servizi. Insomma un quadro nero è dir poco. Esiste un colore più scuro del nero? A Orta di Atella tutto è possibile.
Valentina Piermalese