Michele Emiliano non ingoia il rospo e rinuncia alla candidatura alle europee. Al sindaco di Bari non è andata giù la decisione di declassarlo al secondo posto nella lista per il Sud per fare spazio a Pina Picierno. Renzi aveva garantito ad Emiliano la maglietta numero uno. Ma poi ha cambiato idea. E il primo cittadino barese ha sbattuto la porta: “Non mi candido”. “La scelta di individuare come capolista Pina Picierno – ha detto Emiliano – rende la mia candidatura superflua”. Poi qualche frase di circostanza: “Sosterrò questa lista come se fossi candidato in prima persona, e rispetterò tutti gli appuntamenti della campagna elettorale che avevo gia’ programmato. Infine, il sindaco di Bari annuncia di aver “richiesto l’inserimento in lista”, al suo posto, di Stefano Minerva, responsabile Mezzogiorno dei Giovani Democratici, inopinatamente escluso a causa di una svista, nonostante fosse stato indicato quale candidato della Puglia”. Picierno capolista già produce i primi effetti negativi. Del resto in molti non hanno gradito la decisione di sacrificare Emiliano per premiare la Picierno, che in tutta la sua carriera politica non ha fatto proprio nulla per meritare di essere premiata. E non è un caso se per i dirigenti e i militanti del Pd tra i due non c’è paragone: il sindaco di Bari è una risorsa importante per il partito, la deputata casertana è solo fuffa.

Mario De Michele

 

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