“Si è concluso un altro fine settimana denso di emozioni. Il nostro Campania Tour ci sta portando in giro per la Campania facendoci prendere piena consapevolezza, qualora ce ne fosse ancora bisogno, delle tante criticità di questa regione, ma al tempo stesso delle infinite potenzialità che in questi anni sono state soffocate da una grigia cappa di cattiva gestione della cosa pubblica”. Così Vincenzo Viglione esordisce nel commentare la seconda settimana di campagna elettorale per le elezioni Europee del prossimo 25 maggio, che ha visto il Movimento 5 Stelle continuare il Campania Tour. Una settimana importante che ha visto anche la partecipazione di Beppe Grillo alla tappa organizzata a Napoli nella Sanità.

“Per troppi anni – continua Viglione- mala politica, affarismo e criminalità organizzata hanno fatto dei nostri territori l’emblema del degrado e del fallimento ventennale di una classe politica e dirigente che non meritava , nella maniera più assoluta di occupare quei posti di comando illudendo di volta in volta la cittadinanza che le cose potessero cambiare, migliorare, che il cambiamento fosse dietro un angolo che man mano è diventato sempre più lontano. Quelle stesse persone che oggi si ripresentano con la stessa faccia di bronzo come portatori di cambiamento che è solo nella loro collocazione politica, ma che non potrà mai essere nella loro offerta. Ebbene, di fronte a questa situazione che ha del grottesco, mi auguro che il popolo di questi territori possa prendere finalmente consapevolezza del momento storico che lo chiama ad attuare una vera e propria rivoluzione culturale che nessuna forza politica può attuare da sola. Non può esistere cambiamento, infatti, senza la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita politica di un territorio. Non esiste una forza politica che ha in tasca le soluzioni alle innumerevoli criticità di un territorio che non siano frutto di un dibattito partecipato con chi vive quel territorio”.

“Oggi – conclude – se veramente vogliamo che qualcosa cambi, e che questa classe politica venga finalmente messa da parte una volta e per tutte, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte fino in fondo. In caso contrario, gli unici a dover farsi da parte, saremo noi”.

 

 

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