Fare chiarezza per evitare ogni fraintendimento. Fare chiarezza per avere ed ottenere trasparenza e prevenire ogni possibile ed eventuale speculazione. Quella trasparenza e quella chiarezza a cui siamo stati disabituati per undici lunghi anni. Una nuova attività, stavolta associativa, è nata nelle nostre campagne; un’attività segnalata con un cartello recante la scritta “associazione Al Ranch”, con numero di telefono in bella vista per eventuali prenotazioni, con informazioni relative ai giorni di apertura (precisamente il Giovedì è chiuso e il Venerdì è aperto solo il pomeriggio – mentre sabato e domenica sempre aperti). Che roba è? A chi dobbiamo la paternità di questa nuova associazione? Siamo noi gli extraterrestri che non conoscono le attività nuove nate sul territorio? Di certo, però, lo sapranno i nostri amministratori! Ed è a loro che abbiamo rivolto una nuova istanza di accesso agli atti, per vederci chiaro! Al momento, nonostante i tentativi esperiti in paese di ricevere informazioni, nessuno sembra saperne niente. Non è dato sapere che genere di attività sia, che cosa si svolgerà su questo terreno agricolo, che cosa si potrà prenotare. Sarà un ristorante? Un altro? Non crediamo! C’è scritto Associazione, che vuol dire (citiamo dal dizionario), aggregazione di più persone per uno scopo comune. Ma che tipo di associazione sarà mai? Commerciale non è possibile. Cosa significhi quel cartello associazione Al Ranch se lo chiede il confinante che si rivolge a noi e visto che siamo malpensanti ce lo chiediamo anche noi. Siccome siamo anche noi un’aggregazione di persone libere di pensiero e quindi anche in grado di formulare pensieri cattivi ci chiediamo perché avviare una attività associativa (e di che genere?) senza che nessuno sappia niente. I Vigili Urbani o la Protezione civile, che dovrebbero nei limiti delle loro possibilità sorvegliare e controllare il territorio, sanno dell’esistenza di questa associazione? Una Buona Amministrazione cosa è, se non quella che vigila sul territorio, informa i cittadini, li aggiorna su quello che accade in ogni sua parte, costantemente non selezionando su cosa dire e cosa omettere? Finora abbiamo assistito ad una serie di scempi, commessi proprio nella nostra zona agricola. Totale assenza di controlli, cantieri edili che spuntano come funghi dove meno te lo aspetti, attività commerciali su aree agricole, capannoni abusivi che nessuno vede, norme urbanistiche stuprate da fantomatici imprenditori di se stessi. È questa la Buona Amministrazione di cui spesso sentiamo parlare i nostri amministratori? Una buona amministrazione è sancita dall’art. 41 della Carta fondamentale dei diritti dell’Unione Europea? Ne vogliamo parlare? Vogliamo parlare del diritto ad un’amministrazione imparziale, diritto ad un’amministrazione equa, diritto ad un’amministrazione efficiente, diritto ad essere ascoltato. Dove si trovano questi principi nell’Amministrazione Tatone/Pagano, che potremmo ribattezzare come l’amministrazione del “nun te preoccupà, mu veco io”? Come sempre, un consiglio, quando avete un po’ di tempo andatevelo a leggere l’art. 41 così forse eviterete di abusare della parola Buona amministrazione e comincerete a farla davvero!!!

Antonio Cutillo, Antonio Comella, Arturo Spina
Consiglieri comunali ‘Uniti per cambiare’ – Casaluce

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