Audizione stamani in Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonchè sulle condizioni di trattamento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate per il Sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, ed il Presidente della Clinica Pineta Grande, Vincenzo Schiavone. Il Presidente On. Federico Gelli ha fissato una seduta monotematica sul caso della città litoranea dove la popolazione residente è rappresenta per oltre la metà da cittadini extracomunitari, ai quali i servizi sanitari e sociali vengono erogati dal Municipio e dalla Casa di Cura, con l’ausilio di associazioni di volontariato. “Il presidio ospedaliero Pineta Grande di Castel Volturno gestisce da anni la emergenza migranti attraverso 45.000 prestazioni annuali erogate dal pronto soccorso, con percentuali di permanenza in degenza degli immigrati più alte rispetto agli italiani. Nessuna disparità di trattamento perché da noi gli extracomunitari, qualsiasi sia l’etnia, sono trattati allo stesso modo degli italiani”, ha spiegato il presidente Vincenzo Schiavone. “Essendo le patologie dei migranti questione di grande rilievo e attualità, il P.O. Pineta grande è disponibile a offrire il proprio contributo in termini di assistenza qualificata e di ricerca, associando alla trasformazione già in corso verso I.R.C.C.S., con indirizzo di emergenza-urgenza, anche la gestione delle patologie dei migranti”, ha concluso Schiavone, la cui richiesta è stata positivamente valutata, unitamente alla decisione dell’Ufficio di Presidenza di convocare dinanzi la Commissione il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del Commissario straordinario per la Sanità Joseph Polimeni per verificare se e quali misure siano state previste nel nuovo Piano Ospedaliero Regionale per fronteggiare l’emergenza Castel Volturno. Soddisfatto per gli impegni assunti “cui speriamo seguano fatti concreti”, il sindaco Dimitri Russo: “Abbiamo evidenziato l’emergenza che da anni vive la città di Castel Volturno per la massiccia presenza di immigrati stanziali che da generazioni vivono sul nostro territorio. Se da un lato la clinica Pineta Grande eroga prestazioni sanitarie non riconosciute dal sistema sanitario regionale e nazionale, dall’altro è il Comune a sostenere un notevole costo sociale ed economico atteso che dobbiamo garantire alla vasta comunità extracomunitaria servizi sociali e scolastici, il pagamento del funerale e l’acquisto della nicchia per ognuno di loro quando muore, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e tanti altri servizi per loro a costo zero , ma che gravano sul bilancio comunale senza ricevere alcun ristoro dallo Stato centrale. Il presidente Gelli e l’intera commissione ci hanno assicurato che, accanto alla richiesta di audizione per il Governatore De Luca ed il Commissario Straordinario Polimeni, interesseranno della questione il Governo e, in particolare, i Ministeri agli Interni e alla Salute per inserire Castel Volturno in un programma speciale di interventi, con relativo stanziamento di fondi, mirati ad alleviare la nostra insofferenza e a contribuire alle spese che l’Ente municipale affronta e che sono diventati insostenibili per le nostre casse. Ringrazio l’Onorevole Camilla Sgambato per aver portato alla ribalta politica la situazione precaria che viviamo e per averci dato la possibilità di portare nelle competenti sedi istituzionali una problematica che richiede una pronta e seria soluzione”. Prima dell’audizione, la delegazione ha incontrato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ed il Presidente Gelli per esporre le problematiche del territorio, degli extracomunitari e del P.O. Pineta Grande, tra cui l’ostacolato trasferimento di alcuni extracomunitari in riabilitazione e di due neonati di peso 500 gr, attualmente ricoverati nel nostro reparto T.I.N. (terapia intensiva neonatale). La ministra ha promesso di visitare quanto prima Pineta Grande, incoraggiando sindaco e patron della casa di cura a proseguire la loro attività in favore del territorio. “L’audizione del Sindaco Russo e del Presidente Schiavone ha consentito all’intera comunità di Castel Volturno di dimostrare il modello di accoglienza e di integrazione che essa attua quotidianamente, esprimendo valori quali la solidarietà e la cultura dello stare insieme che sono invidiati e seguiti da tutti. Il particolare momento di difficoltà e di contingenza che vive quel sistema di sinergia istituzionale deve, però, indurre le Istituzioni preposte ad intervenire per fornire agli operatori locali impegnati a garantire la necessaria prosecuzione di una politica dell’integrazione sociale e culturale cui non si può e non si deve rinunciare”, commenta la parlamentare del Pd Sgambato.

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