“I risultati e gli obietti raggiunti da questa amministrazione cominciano a farsi concreti. E’ ovvio che quelli a lungo termine, saranno visibili soltanto tra qualche anno. Oggi, io e la mia giunta, ci stiamo prendendo belle soddisfazioni in merito agli obiettivi raggiunti”. Queste le dichiarazioni del primo cittadino Rosa de Lucia.

A settembre si è dato il via ad uno nuovo start up, più veloce, più concreto, per realizzare quanto programmato in questo anno.

“E’ chiaro che i risultati fin qui raggiunti, danno fastidio alla vecchia politica. Ci sono pochi addetti ai lavori, il resto mistifica e dice bugie. In concreto abbiamo fatto sì che iniziassero le opere di Cementir, noi e non gli altri abbiamo fatto realizzare all’ufficio tecnico i progetti che la convenzione diceva. Convenzione solo firmata e rimasta per anni in un cassetto. A breve partirà il restyling di via Libertà, un altro merito nostro. Non fatevi abbindolare, cittadini, dai venditori di fumo e dai mistificatori per professione. Ho letto in giro – prosegue l’ingegnere – che qualche ex amministratore si arroga addirittura il nostro finanziamento, solo perché il progetto rientra nella programmazione 2007-2013.
E’ ancora tante bugie sul mio compenso da sindaco che, secondo alcuni, si aggirerebbe intorno ai 5mila euro. Falso, guadagno 1250 euro. Con la fame che c’è, mettere in giro queste cattiverie, è davvero disdicevole. Se qualcuno mi dovesse aggredire, sarei costretta a denunciare chi si da all’inciucio da bar. La nuova politica che ho scelto di perseguire, da fastidio ad una serie di personaggi vecchi, che non sanno più cosa prendere da questa città. Ho detto ‘no’ alle richieste degli ex politicanti che volevano il posto di lavoro per il figlio, per il genero, per il cognato”.

Il sindaco de Lucia evidenzia come si consideri una donna emancipata e che non le piaccia il passeggio la domenica sul corso a stringere mani alle persone. La domenica preferisce organizzare l’attività lavorativa per l’intera settimana.

“Sono una che non ha mai dovuto campare con la politica, faccio l’ingegnere e non ho mai avuto un incarico a Maddaloni. Se loro per 30 anni hanno fatto politica e solo quello, significa che la stessa li ha sovvenzionati, altrimenti dopo 10 anni, si sarebbero inventati altro da fare per campare”.

C’è poi la questione relativa alla maggioranza e alle fluttuazioni di alcuni consiglieri da una parte all’altra dell’emisfero consiliare.
“La maggioranza partitica con la quale mi sono presentata agli elettori è la stessa.  Gli unici consiglieri che si sono defilati da questa maggioranza sono D’Addiego e Bove che, evidentemente, secondo loro, non hanno ottenuto la visibilità sperata.
Certamente un sindaco serio, quale ritengo di essere, non può orientare la sua attività amministrativa per soddisfare gli appetiti politici di questo o quel consigliere. Nel mio programma elettorale abbiamo detto e sostenuto cose ben precise e stiamo lavorando giorno dopo giorno per realizzarle, senza arretrare di un centimetro anche se questo, a volte, ci costa in popolarità immediata ma, come detto già in altra occasione, guai a voler governare sull’onda del consenso quando si amministra un comune di quarantamila abitanti in dissesto finanziario bisogna avere la forza personale e politica di fare delle scelte anche impopolari, ma che, alla lunga, pagano in termini di vivibilità. Alla maggioranza con cui siamo partiti si sono aggiunti altri consiglieri che, evidentemente, hanno riconosciuto, aldilà dell’appartenenza partitica, la bontà della nostra linea amministrativa e hanno inteso condividere un pezzo di cammino con noi senza nulla pretendere.
Io capisco – conclude il primo cittadino – la gente che è esasperata da anni e anni di malgoverno, e quindi quando leggo qualche commento fuori luogo me lo tengo, abbasso la testa e continuo a lavorare ma quando leggo i commenti di certi politicanti di professione che, solo al fine di assicurarsi un po’ di visibilità in vista delle elezioni, sparano a zero sapendo di dire cose senza senso allora mi verrebbe voglia di dimenticare il bon ton istituzionale”.

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