“Con le modifiche al tracciato ferroviario previste dall’Assessorato ai Trasporti della Regione Campania nella DGR n. 103 del 13/03/2012 che prevedono l’eliminazione dello shunt, si consolida irrimediabilmente la frattura della città di Maddaloni, dove la linea ferroviaria attraversa l’intera cittadina dividendola in due”.

Lo ha dichiarato Nicola Caputo, presidente della Commissione Consiliare Trasparenza a margine dell’audizione congiunta con la Commissione Consiliare Trasporti sulla “Realizzazione direttrice ferroviaria ad Alta velocità Napoli-Bari, tratta Cancello-Frasso Telesino” a cui hanno partecipato i consiglieri regionali Lucia Esposito e Angelo Consoli, l’Assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella, il direttore dell’Acam Sergio Negro e in rappresentanza dell’amministrazione di Maddaloni l’Assessore alla Cultura Corbo, l’Assessore al Programma De Lucia, i Dirigenti Schiavone e Pellegrino, e il consulente del Comune Messore. “Lo shunt avrebbe portato allo spostamento dell’intera direttrice ferroviaria fuori dal contesto urbano della città, con un’ipotesi simile a quella prevista per Acerra, ma tale opera è stata annullata per effetto delle modifiche richieste dal Piano di Azione e Coesione che hanno comportato un taglio ai fondi destinati alla Napoli-Bari. In particolare sono state ridimensionate le tre tratte ricadenti nel territorio campano: Variante di Napoli-Cancello, la Cancello-Frasso Telesino -comprensiva dello shunt di Maddaloni- e la Frasso Telesino-Vitulano”, ha aggiunto Caputo. “Per Maddaloni dunque – dice ancora Caputo – si dovrà studiare una nuova specifica soluzione dell’infrastruttura in ambito urbano: i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno dichiarato di aver già avviato una progettazione di massima e che l’ipotesi che vorrebbero sottoporre all’attenzione di Rete Ferrovie Italiane, che dovrà realizzare l’intervento, consiste nell’interramento della linea ferroviaria”. “La Regione deve dare risposte alle istanze del territorio, adoperandosi affinché si trovi una soluzione tecnica valida al mancato spostamento della rete ferroviaria e, soprattutto, affinché Rete Ferrovie Italiane si impegni al più presto per l’intervento. Quello che bisogna ad ogni costo evitare è che l’opera non venga più realizzata, con danni ulteriori e gravissimi per la comunità locale”. Nella nota Caputo sottolinea anche che l’assessore Vetrella si è impegnato a verificare che RFI proceda a un intervento realmente utile e voluto dal territorio. “Il progetto -spiega Caputo- deve rappresentare l’occasione per riqualificare il territorio e per razionalizzare il sistema su ferro nel contesto urbano, rilanciando il ruolo di centralità di Maddaloni”. L’impegno preso a fine seduta di audizione – conclude la nota – è quello di rivedersi tra qualche mese al fine con gli stessi soggetti ed anche con RFI per monitorare l’evoluzione della delicata progettazione e lo stato di avanzamento della complessa procedura di firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo.

 

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