Giuseppe Mozzillo riempie un altro spazio vuoto nell’album delle figuracce. A fargli incollare una nuova “figurina” della sua lunga collezione è stato il Movimento 5 Stelle di Orta di Atella. I pentastellati hanno costretto il sindaco a un clamoroso dietrofront sull’assegnazione delle deleghe ai consiglieri di maggioranza. Grazie all’intervento dei grillini il primo cittadino si è dovuto rimangiare in un sol boccone (amaro) il decreto n. 5 dello scorso febbraio con cui ha attribuito deleghe pesantissime, anche più importanti di quelle affidate agli assessori, tra cui quella ai lavori pubblici, all’urbanistica e all’ambiente. In sostanza si trattava di deleghe “assessoriali” non consentite dal testo unico sugli enti locali. Uno strafalcione politico-amministrativo messo in rilievo, con dovizia di particolari e precisi riferimenti normativi, dai 5 stelle ortesi. Durante l’assise del 29 marzo i consiglieri comunali pentastellati, che hanno inviato un esposto al prefetto, hanno contestato al sindaco tutti gli errori commessi e l’illegittimità del decreto di assegnazione delle deleghe. L’offensiva del M5S ha messo alle corde Mozzillo che, evidentemente dopo aver letto con più attenzione la legge, è stato costretto a fare un passo indietro. Anzi, una vera a propria piroetta. E lo scorso 19 maggio, prima che il prefetto rispondesse all’esposto dei pentastellati (che sarebbe stato accolto in toto), ha adottato un altro decreto (il n. 14) nel quale ha recepito tutti i rilievi dei grillini e ha esautorato i consiglieri di maggioranza delegati di tutti i loro enormi poteri. Oggi sono dei semplici e, aggiungiamo noi, inutili coadiutori del sindaco con il compito di aiutare Mozzillo nello “studio di problematiche” sulle diverse materie, senza potere di firma. In sostanza non rivestono alcun incarico. Sono consiglieri comunali come tutti gli altri, ma con il grande “onore” di essere al servizio del sindaco e non della collettività. Non è un caso se finora da parte loro non c’è stato uno straccio di proposta. I 5 Stelle hanno ottenuto un doppio importante successo (gliene diamo atto): da un lato, hanno imposto al primo cittadino di ripristinare la legalità, dall’altro hanno vanificato il certosino lavoro di Mozzillo che con l’assegnazione di deleghe “assessoriali” aveva accontentato tutti dispensando poltrone e incarichi per tenere a bada i consiglieri di maggioranza. Questi ultimi ora sono ridotti al rango di “maggiordomi amministrativi” del sindaco. Che è diventato il dominus del Comune in quanto gestisce direttamente tutti i settori più importanti. Una situazione che potrebbe alimentare altri mal di pancia nella maggioranza, già in fibrillazione dopo il blitz di Mozzillo sulla nomina del nuovo presidente del civico consesso. Il nome di Massimo Russo, succeduto a Eduardo Indaco, è stato comunicato ai consiglieri pochi minuti prima dell’assise. Ma c’è poco da scandalizzarsi. Il sindaco li tratta da “maggiordomi amministrativi”. Appunto.

Mario De Michele

 

 

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