Una bella notizia per Orta di Atella. Maria Grazia Zagaria si è dimessa da assessore. La delegata a Bilancio e Finanze, indicata da Coraggio ai tempi dell’era Pasquale Ragozzino, ha capito che non è era, per così dire, portata a governare una città difficile come quella ortese. E ha anticipato il sindaco Andrea Villano che da qui a 20 giorni l’avrebbe comunque mandata a casa per non aver prodotto risultati. Alla Zagaria va il merito, seppur dopo una decina di sollecitazione di Campania Notizie, di aver fatto mettere a ruolo circa 300mila euro di Tari a carico dei Pastena e company per l’evasione totale della tassa da quando è stato aperto il Castello di Casapozzano. Ora si attendono altre due belle notizie. La dipartita degli assessori Peppe Roseto “Poltrone e Sofà” (quota sindaco) e Caterina Torromacco di Campania Libera (ancora per poco).

Per calcolare il contributo politico-amministrativo di Roseto dobbiamo ricorrere ai numeri relativi. Solo danni. E note stampa ridicole e fomentatrici di vergognose polemiche con l’opposizione. La Torromacco dopo mesi ha finalmente stilato la short list degli avvocati. Ovviamente con l’aiuto determinante di Nando D’Ambrosio “Colombina”. Poi è scomparsa dai radar. Nel resettare la giunta il sindaco Villano potrebbe salvare solo Luigi Macchia e Luigi Di Lorenzo. La riproposizione di Roseto sarebbe infatti inaccettabile sia sotto il profilo politico che amministrativo. “L’esecutivo sarà composto da professionisti esperti e competenti”, ha detto il primo cittadino nell’ultimo vertice di maggioranza. Bene. Così sia. Nessun politico quindi. Roseto in primis. Altrimenti suggeriamo al sindaco di indicare tutti politici. Gli proponiamo Francesco Ragozzino, Eduardo Indaco, Sossio Sorvillo e Alessandra Cinquegrana. Giunta politica. E via. Ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Mario De Michele

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