“Il commissariamento dell’ospedale di Caserta, disposto dal prefetto Pagano all’esito dell’esame degli atti contenuti nelle ordinanze di custodia cautelare eseguite nel gennaio scorso su richiesta della Procura antimafia, è una circostanza che conferma quanto ormai noto da tempo, ovvero che quella che doveva essere una azienda a servizio dei cittadini per la tutela di un diritto costituzionale è stata nel corso degli anni scientificamente trasformata in una fabbrica di clientele e di malaffare”. Lo dichiarano in una nota congiunta la senatrice Rosaria Capacchione e i consiglieri comunali di Caserta Franco De Michele, Enrico Tresca, Giovanni Comunale. “Clientele e malaffare – continuano – più volte, e inutilmente, denunciati anche in sede parlamentare nell’indifferenza generalizzata di quanti avevano il potere di controllo e di verifica sugli atti dell’azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”. Questo dato chiaramente crea sconforto, ma per quanto rappresenti l’esito di una vicenda in cui la legalità è stata sconfitta, è anche la dimostrazione di una volontà di riscatto e di cambiamento guidata dallo Stato. Auspichiamo che la stessa volontà attraversi tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti della città e di un suo servizio essenziale. Allo stesso tempo chiediamo che vengano finalmente ripristinate le minime condizioni per cui l’ospedale riprenda a svolgere al meglio la sua funzione, a partire dai servizi essenziali che da troppi anni sono affidati alla gestione di privati”


 

 

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