“Il sindaco accusa tutti (dal ministro al sottosegretario al prefetto) e se la prende con chiunque su Facebook, ma al comune di Parete non fa nessuna azione concreta di contrasto ai roghi”. Il combattivo e serio consigliere 5 Stelle Rosalba Rispo è intervenuto sulla questione ambientale e sull’immobilismo del sindaco Gino Pellegrino e della sua giunta rispetto alla problematica dei roghi e ad altre varie ed eventuali. L’ultimo caso che dimostra la mancanza di reali strumenti d’intervento da parte dell’amministrazione di Pellegrino-Silvan è quello dello scorso 15 luglio per il quale la portavoce pentastellata ha presentato un’interrogazione ed una mozione da discutere nel prossimo consiglio comunale del 25 luglio. “Nella zona Casacelle –che sia chiaro, siamo in territorio paretano ndr- c’è stato un rogo per cui è intervenuto un unico volontario della protezione civile, Franco Pezone, un uomo di quasi 70 anni che ha riscontrato un grave malfunzionamento dei mezzi a disposizione. Nella botte non c’era l’acqua sufficiente e non partiva il macchinario anti-incendio. Questo volontario si è trovato in estrema difficoltà e in pericolo di vita. Questa è diretta responsabilità del sindaco. Mancano anche le tute mimetiche e le mascherine, senza considerare poi che dovrebbero intervenire almeno 3 volontari per una situazione del genere”. Alla domanda sulle mirabolanti fiamme tossiche che a detta di Pellegrino si arresterebbero appena prima dei confini comunali, la Rispo scoppia in una risata e commenta: “Il fatto che subiamo anche i fumi provenienti da altri comuni non significa che a Parete non ce ne siano e il sindaco non può negarlo. Quando abbiamo segnalato già in passato la mancanza di mezzi adeguati il sindaco ci ha contestato, ma i fatti ci danno ragione. Inoltre abbiamo anche l’assessore con delega alla Protezione civile, la dott.ssa Teresa Erario, e neanche da parte sua abbiamo avuto alcun intervento”.

Un’altra questione che dimostra la tanatosi perenne di Pellegrino è, secondo Rispo, anche quella del centro storico. “C’è una mozione approvata in consiglio comunale con delle proposte per il centro storico e l’incentivazione del commercio locale, anche queste mai messe in atto. Il sindaco in quell’occasione disse provocatoriamente che mi avrebbe voluto dare la delega al centro storico, ma era solo un altro modo per scaricare le sue responsabilità”. L’elenco della Rispo delle inadempienze dell’amministrazione Pellegrino continua poi con la situazione degli abitanti del quartiere intorno a Piazza Troisi. “Qui vengono fatte solo azioni sporadiche senza continuità. Al momento non c’è manutenzione e ci sono le blatte. Il sindaco interviene solo ogni tanto esasperato dalle incessanti richieste di questi cittadini che si sentono abbandonati e dei quali io mi faccio portavoce”. Ma non finisce qui, Rispo addebita l’immobilismo di Pellegrino anche alle lotte interne alla maggioranza. “Litigano per questioni di potere e il sindaco per mantenere unite le parti farà nel prossimo consiglio un nuovo rimpasto di giunta dopo l’ultimo avvenuto appena ad inizio anno”. Sembrerebbe che ad abbandonare il posto di assessore saranno due donne, Gilda Grasso e Virginia Ariano (quest’ultima in carica da pochi mesi), e subentreranno 2 uomini, Pietro Feliciello e Giuseppe Dell’Aversana. Secondo il consigliere d’opposizione ci sarebbero 3 correnti interne: “una che fa capo a Emiliano Pagano, un’altra a Pietro Feliciello e la terza a Michele Falco”. Le fiamme preoccupanti non sarebbero solo quelle dei roghi tossici, anche in seno alla maggioranza ci sono scintille.

Valentina Piermalese

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