AVERSA – Continua il braccio di ferro a distanza all’intero del circolo di Aversa del Partito Democratico. Nella serata di ieri era previsto un incontro in cui il gruppo vicino a Nicola Caputo, che ha sfiduciato il segretario cittadino Mariano D’Amore, e quello vicino all’onorevole Stefano Graziano avrebbero dovuto confrontarsi per ricompattare il partito in vista delle elezioni amministrative.

Il gruppo di Caputo, tranne alcune defezioni tra cui quella di Giovanni Leccia, non ha partecipato alla riunione. La discussione, quindi, ha rilanciato l’operato del segretario d’Amore il quale, ricordiamo, aveva anche siglato, a metà dicembre, un’intesa con Idv, Sel e Partito Socialista per dare vita ad centrosinistra aperto alla partecipazione di movimenti e associazioni. L’assemblea si è conclusa con l’approvazione di un documento in cui si ribadisce l’indirizzo emerso dal recente congresso cittadino. “Abbiamo confermato – ha commentato d’Amore – la linea politica uscita dal congresso dello scorso aprile e successivamente approvata dall’assemblea dello scorso ottobre. C’è da parte mia l’intenzione di avere il massimo coinvolgimento di tutti gli iscritti al partito nella realizzazione della linea politica deliberata”.

 

Angelo Golia


Ecco il documento approvato: L’Assemblea degli iscritti del Circolo di Aversa del PD, nella seduta del 4.01.2012, alla presenza del segretario provinciale Dario Abbate, ha votato all’unanimità, dopo ampio dibattito, il seguente documento politico: Il PD di Aversa ha ritenuto, per espresso ed unanime indirizzo congressuale, di doversi assumere la responsabilità di promuovere un’ampia coalizione di partiti, associazioni, forze economiche e sociali, singoli cittadini, capace di aggregare tutte le espressioni del profondo disagio determinato da 10 anni di malgoverno o di nongoverno della città da parte del centrodestra. E’ oggi, purtroppo, evidente che questo schieramento politico ha arrecato danni ad Aversa gravi e profondi almeno quanto quelli arrecati a livello nazionale all’intero Paese. Anche alla luce del nuovo quadro politico venutosi a determinare con la caduta del governo Berlusconi, viste anche le difficoltà con cui in città procede l’aggregazione di forze disponibili al cambiamento per l’espressione di un governo della città di grande impegno civile, l’Assemblea del Circolo di Aversa conferma l’indirizzo emerso nel recente Congresso cittadino. L’esigenza di un’alternativa chiara e forte “per salvare l’Italia” trova, in una città importante come Aversa, uno di centri in cui, nei prossimi mesi, si giocherà la fondamentale partita di saldare le ragioni della svolta nazionale a quelle che rendono necessaria ed urgente la svolta di democrazia, di legalità, d’innovazione e di sviluppo a livello locale e territoriale nel Mezzogiorno. In questo rinnovato quadro, l’importanza di vedere le forze del centrosinistra operare nel modo più unitario possibile nel percorso di aggregazione delle forze disponibili a “voltare pagina” non può sfuggire a nessuno. E’ altresì evidente che, lungo questo percorso, nessun cedimento potrà essere lasciato a logiche minoritarie o a pregiudiziali ideologiche, che fatalmente restringerebbero in modo aprioristico la possibilità di costruire un ampio fronte sociale e politico che, dopo un decennio di declino, riporti autenticamente il governo della città a servizio dei reali bisogni della popolazione.

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