Matese-Un incontro urgentissimo al presidente Stefano Caldoro ed all’assessore Daniela Nugnes per esaminare le criticità del progetto Pirap ed individuare eventuali rimedi. L’oggetto è la mancata ammissione di progetti per quasi 4 milioni di euro. La richiesta del presidente dell’ente montano , Fabrizio Pepe e del presidente della comunità del parco del Matese, Giuseppe Mallardo, è stata indirizzata a vertice della giunta ed al responsabile politico del comparto agricolo e fa riferimento a quanto emerso al termine della riunione presso la sede del parco.
L’esito della riunione è stato quello di dare mandato da parte dei sindaci a Pepe e Mallardo per questo passo formale allo scopo di esaminare lo stato di attuazione dell’avanzamento delle progettualità relative al pirap e contestualmente ipotizzare strumenti e procedure per eliminare definitivamente- è scritto nella nota- ogni criticità ed aspetto di non seguito dei progetti avanzati dagli enti ricompresi nel piano regionale integrato rurale delle aree protette (Pirap). Insomma sbloccare una situazione che metterebbe a rischio non solo le risorse dei singoli progetti esclusi(una ventina) ma anche l’intera impalcatura del Pirap se si andrebbe al di sotto della soglia obbligatoria (51 % dello stanziamento complessivo). Quello che sta a cuore ai sindaci,specie dei progetti non accolti o accolti solo parzialmente, è di verificare i “motivi che hanno consentito l’insorgere di numerose criticità legate alle progettualità predisposte dai vari comuni dell’area.Per effetto dell’istruttoria sino ad oggi compiuta dai competenti uffici regionali risulta- con diverse, varie e non condivisini motivazioni- quasi il 50% delle progettualità presentate risulta essere stata dichiarata non ammissibile a finanzamento”. Nela nota trasmessa a Caldoro e Nugnes si sottolinea che il Piap è funzionale alla promozione e realizzazione di interventi pubblici coordinati allo scopo di migliorare lo stato di conversazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico , migliorare le dotazioni infrastrutturali dei territori interessati e rendere più fruibili i servizi essenziali alle popolazioni locali” oltre a mettere in evidenza il venir meno di risorse importanti in tempi difficili per le finanze degli enti territoriali.
Michele Martuscelii