CASAGIOVE – Domani, 14 marzo 2013, il Consiglio Comunale è chiamato a discutere, tra l’altro, le linee programmatiche per la formazione del Piano Urbanistico Comunale. “Agli atti del Consiglio” – ha affermato il coordinamento cittadino del Partito Democratico – “non c’è una delibera di Giunta che approvi queste linee, ma una letterina di due paginette e mezza firmate dall’Assessore all’Urbanistica.
Una strada inusuale che, in assenza di un atto collegiale e, dunque, di una delibera di Giunta che fa proprio e condivide il contenuto della lettera, le toglie ufficialità, forza e la destina alla solitudine monocratica. Ma al di là della forma” – aggiungono i democratici – “che in diritto amministrativo è sostanza e non è, dunque, secondaria, leggendo il contenuto della lettera si ritrovano: 1à) La scelta di considerare “totalmente inefficace e inattuabile” tutto quanto fin’ora prodotto perché non in linea col Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che appare radicale e stroncatoria dove, invece, necessita un adeguamento; 2°) Una grande genericità, ai limiti della inutilità, che, però, diviene, contrastando la scala di dettaglio usata, specificità quando indica la necessità di orientare lo sviluppo per le aree di Via Tifata ad indirizzo commerciale e terziario. Tutto quanto è, ulteriormente scritto nella “lettera” non presenta elementi di generale interesse, trattandosi di definizioni che sono applicabili ovunque. Il PD Casagiovese” – tengono a sottolineare – “che è senza rappresentanze consiliari ma non è disposto a rinunciare a svolgere il proprio ruolo per il bene comune, riferendo direttamente ai cittadini, ritiene dover sottolineare la necessità e l’urgenza che la città sia coinvolta e non sia tenuta fuori dalle scelte che riguardano il suo futuro, la sua vocazione economica, la sua capacità d’attrarre investimenti puliti, la sua funzione nella conurbazione casertana, la sua aspirazione all’equilibrio tra domanda e offerta di servizi, di aree attrezzate e verdi, di spazi di cultura e di civiltà. Il PD Casagiovese ritiene che la strada per la definizione del Piano Urbanistico Comunale debba essere lastricata di partecipazione. Se le linee programmatiche, che non sono ancora gli indirizzi, fossero state fatte derivare da contributi partecipativi di cittadini, associazioni, professionisti certamente si sarebbe potuto discutere di cose concrete e non di un’inutile general generico che rischia di veder arrivare la scadenza, fissata per il 24 gennaio 2014, senza che si sia completato il complesso iter per l’approvazione del Piano. La pianificazione urbanistica”- concludono dalla sezione cittadina del PD – “è indispensabile per l’economia della città e per il suo equilibrio civile, ma essa non può essere il frutto di scelte ristrette che escludano i cittadini dal dibattito e dal confronto e rischino di penalizzare la trasparenza, che in questo campo, è fondamentale per impedire il coagularsi di interessi privati a scapito dell’interesse pubblico”.
Nunzio De Pinto