CASERTA – “Apprendo dell’ennesima conferenza, tavolo, incontro sulla Reggia di Caserta, a cui prenderanno parte autorevoli rappresentanti istituzionali che hanno già partecipato all’incontro con il ministro Bray”. Così il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano.

“Al di là della più o meno discutibile aspirazione ad essere i primi della classe- osserva- una volta interessato il Mibac, è necessario rispettare quanto condiviso in quella Sede, in cui il ministro Bray ha ascoltato per oltre due ore tutte le istanze del territorio, prendendo nella giusta considerazione le nostre proposte, soprattutto l’istituzione della Soprintendenza speciale ed il superamento del management attuale. Va da sé- continua Romano- che, convocato un tavolo ministeriale, ho immediatamente disdetto quello regionale, a cui avrebbero preso parte tutti i soggetti interessati, convinto che il rispetto per le Istituzioni, soprattutto da parte di chi le Istituzioni rappresenta, imponesse sobrietà e discrezione, in attesa che il Mibac ci convochi nuovamente per definire “di concerto con tutti, uno schema di progetto strategico per il rilancio della Reggia”, come sottolineato dallo stesso ministro Bray in occasione del question time alla Camera dei Deputati.

 

Sebbene- aggiunge- egli abbia fatto sapere che la soluzione di aggregare la Reggia di Caserta alla soprintendenza per il Polo Museale di Napoli, è  una delle proposte valutate con maggiore interesse, non mi risulta che siamo arrivati alla soluzione definitiva. Continuare la corsa nel tentativo di arrivare per primi all’oro, non porta niente al complesso vanivitelliano, non fa bene a Caserta e soprattutto alimenta la convinzione che la Campania è la Regione della grandi incompiute, per la mancanza di coordinamento e cooperazione. Come se non bastasse- conclude Romano- la vecchia logica dei soliti furbetti ci rende ridicoli agli occhi del Paese”.

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