In riferimento al comunicato stampa diffuso in data 03-06-2014 da Sinistra Matesina, riguardo il rapporto di lavoro tra il Comune di Piedimonte Matese e l’ing. Raffaele Macchione, si ritiene opportuno porre in rilievo quanto segue.

Occorre innanzitutto evidenziare che l’interruzione del rapporto con l’ing. Macchione non è stata disposta con immediatezza in quanto i reati (commessi non in questo, ma in altro Comune) per i quali il tecnico ha riportato condanna in primo grado, non rientrano tra quelli previsti dall’art. 3 del Decreto legislativo n.39/2013 (reati contro la pubblica amministrazione, di cui al capo I del titolo II del libro II del codice penale), i quali comportano l’inconferibilità di incarichi presso pubbliche amministrazioni. A ciò è da aggiungere, per fugare ogni dubbio, che è stato comunque inoltrato in data 08-4-2014 specifico quesito all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) presieduta dal giudice Raffaele Cantone, la quale, benché siano trascorsi quasi due mesi e nonostante il sollecito inoltrato in data 06-5-2014, a tutt’oggi non ha dato alcuna risposta. A seguito però delle recenti dichiarazioni di un pentito della camorra riportate dalla stampa, si è ritenuto, d’accordo con lo stesso Macchione, di interrompere il suo incarico anche per consentirgli di poter meglio chiarire la sua posizione e difendersi dalle accuse che gli vengono mosse, che noi ci auguriamo possano presto essere definite facendo cadere ogni accusa.

In merito poi all’adesione alla Stazione Unica Appaltante, si deve purtroppo rilevare che, così come già valutato da questa Amministrazione, essa ha un funzionamento irregolare, forse perché la sua organizzazione non è idonea a gestire la mole di appalti che le viene richiesto di svolgere, tant’è che molti Comuni, soprattutto a causa delle lungaggini procedurali che spesso rischiano di vanificare finanziamenti già ottenuti,  si sono visti costretti a recedere dalla convezione di adesione, mentre altri vengono autorizzati a gestirli in proprio.

Inoltre bisogna rilevare che il Decreto legge 24-4-2014 n.66 ha modificato il comma 3-bis dell’art. 33 del Decreto legislativo 6-4-2006 n.163, stabilendo che i Comuni procedono all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei Comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile, o ricorrendo ad un soggetto aggregatore come le Province, o ancora, in alternativa, agli strumenti elettronici di acquisizione gestiti da Consip S.p.a. e da altro soggetto aggregatore.

Da quanto detto, appare evidente che si va verso il superamento della SUAP, per giungere alla costituzione di centri aggregatori diversi e meglio funzionanti.

Dispiace che il Gruppo di Sinistra Matesina, ignorando le suddette valutazioni e le recenti novità legislative, abbia lanciato accuse gratuite e allusioni circa il rispetto della legalità da parte di questa Amministrazione, che invece ha dimostrato in ogni occasione di essere guidata dal rispetto della legge e della dignità delle persone.

Gruppo Consiliare Piedimonte Democratica

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