AVERSA – “Entro quattro mesi dalla prima seduta del Consiglio Comunale, il Sindaco, sentita la Giunta, consegna al Presidente del Consiglio il testo contenente le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato, le quali vengono comunicate al Consiglio nel corso del mese successivo”. Non si fa mancare nulla la nuova amministrazione comunale della città normanna che da maggio a oggi non è riuscita a portare all’attenzione del consiglio comunale le linee programmatiche, violando, innanzitutto, l’articolo 44 dello Statuto della Città di Aversa riportato in apertura di articolo.
Una violazione gravissima che dimostra come il confronto e la partecipazione siano superflue per chi, pur avendo ottenuto un ampio consenso elettorale, non ha certo ricevuto una cambiale in bianco. Ad accorgersi di questa mancanza del sindaco Sagliocco è stato Pasquale Morra, consigliere comunale di Sel, che ha presentato un’interrogazione per chiedere al primo cittadino quando ha intenzione di adempiere tale obbligo perché – si legge – “è politicamente insostenibile il perdurare di una situazione nella quale, allo stato, non è ancora data ai consiglieri la possibilità né di conoscere le linee programmatiche dell’Amministrazione né di confrontarsi in tempo utile sul bilancio di previsione 2013”.
Ed infatti la mancata presentazione delle linee programmatiche da parte del sindaco non permette al consiglio comunale di svolgere i compiti descritti nei tre commi dell’articolo 45 dello statuto:
- “1. Il Consiglio definisce annualmente l’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e dei singoli Assessori con l’approvazione della relazione previsionale e programmatica, del bilancio preventivo e del bilancio pluriennale che nell’atto deliberativo sono espressamente dichiarati coerenti con le predette linee.
- 2. La verifica da parte del Consiglio Comunale dell’attuazione del programma avviene nel mese di settembre di ogni anno, contestualmente all’accertamento del permanere degli equilibri generali di bilancio previsto dall’art.36 del decreto legislativo 77/95 e s. m. i.
- 3. Il Consiglio, qualora ritenga che il programma di governo sia in tutto o in parte non più adeguato, può con deliberazione adottata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri in carica, escludendo dal computo il Sindaco, invitare Questi a modificarlo, indicando le linee di fondo da perseguire”.
Ad Aversa non c’è un sindaco ma un podestà hanno scritto i Giovani Democratici in un manifesto. Ma fino a quando potrà durare una situazione del genere in cui vengono calpestate le più elementari norme della democrazia comunale? “Ho più volte sollecitato il sindaco – commenta il consigliere comunale del Pd Marco Villano – a presentare le linee programmatiche. Evidentemente non ha nulla da comunicare alla città perché non ha un programma e naviga a vista”
Angelo Golia
ECCO L’INTERROGAZIONE DI MORRA
Premesso che:
- Lo scrivente ha più volte manifestato, sia in sede di approvazione del bilancio di previsione 2012, avvenuta nella prima decade di Settembre, sia nei consigli comunali successivi, il proprio disappunto rispetto ai tempi di approvazione dello stesso, che trasformavano, di fatto, la “previsione” in un vero e proprio “consuntivo”, vanificando così le funzioni del consiglio comunale;
- Lo scrivente ha più volte sollecitato il Sindaco a dare seguito ai ripetuti annunci in merito alle presentazione delle linee programmatiche dell’Amministrazione da Lui guidata, affinchè il Consiglio Comunale potesse essere informato ed al tempo stesso pienamente investito della funzione di controllo/proposta o di opposizione che gli è propria;
considerato che:
- E’ trascorso quasi un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione ed è politicamente insostenibile il perdurare di una situazione nella quale, allo stato, non è ancora data ai consiglieri la possibilità né di conoscere le linee programmatiche dell’Amministrazione né di confrontarsi in tempo utile sul bilancio di previsione 2013;
SI CHIEDE
- Se le linee programmatiche dell’Amministrazione in carica saranno presentate al Consiglio Comunale prima della fine del mandato ricevuto dai cittadini.
- Se il bilancio di previsione 2013 potrà essere opportunamente visionato e discusso dal consiglio comunale nei tempi e nei modi che si addicono a un consesso democratico, restituendo ai consiglieri comunali le funzioni e le prerogative che gli sono proprie.