SANTA MARIA LA FOSSA . Un grande intervento di “bonifica” ambientale, ma anche culturale ed economica. Il 21 maggio, alle 9.30, a Santa Maria La Fossa, sarà inaugurato il “Centro di educazione e documentazione ambientale” (Ceda), intitolato al Pio La Torre, politico e sindacalista ucciso dalla mafia, medaglia d’oro al merito civile e avviate le attività all’impianto di biogas per il trattamento dei reflui zootecnici e all’isola ecologica. Tutto il complesso, progettato e creato dal consorzio Agrorinasce, sorgerà in un’area agricola di circa 13 ettari confiscata a Francesco «Sandokan» Schiavone, in località Ferrandelle. Quella stessa località su cui, in piena crisi dei rifiuti in Campania, fu creato uno dei siti di stoccaggio temporaneo di rifiuti più grande d’Europa, che ha contributo alla soluzione dell’emergenza dei rifiuti in Campania nell’anno 2008. Tra gli ospiti istituzionali, saranno presenti il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani, Franco La Torre, figlio di Pio, e il governatore della Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, don Tonino Palmese, vicepresidente Fondazione Poli, Gianna Fracassi, segretario nazionale CGIL Scuola, Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto DDA Napoli, Rosaria Capacchione, commissione bicamerale di inchiesta sul fenomeno delle mafie. «È il più importante investimento su beni confiscati alle organizzazioni criminali d’Italia», dichiara Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce. L’investimento complessivo è stato di oltre 10 milioni di euro, 9 dei quali investiti dalla società “Power Rinasce” del gruppo Intercantieri Vittadello Spa, la quale è stata individuata con una procedura pubblica da Agrorinasce per la realizzazione e gestione ventennale dell’impianto di biogas, e 1,5 milioni investiti da Agrorinasce, con fondi del Ministero dell’Interno, per realizzare il Centro di educazione e documentazione ambientale e l’isola ecologica. La zona ha una forte vocazione agricola e un’altissima concentrazione di allevamenti bufalini e la Intercantieri Vittadello ha già convenzionato circa 30 allevamenti, per un totale di 6mila capi di bestiame. «Il 21 maggio – dichiara il sindaco Papa –, sarà scritta una pagina storica per Santa Maria La Fossa, per l’Agro Aversano e per l’intera provincia. In una zona in cui c’era un’enorme discarica a cielo aperto inaugureremo un polo tecnologico e ambientale all’avanguardia. Cambieremo nell’opinione pubblica la percezione negativa che ha della località Ferrandelle». «Nella gestione del Centro – commenta il presidente di Agrorinasce Immacolata Fedele –, l’obiettivo dichiarato di Agrorinasce è quello di accrescere la sensibilità di cittadini e studenti verso la corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Voglio ringraziare Franco La Torre per l’onore che ci ha accordato di intitolare la struttura alla figura di Pio La Torre». Fitto il programma della mattinata, durante la quale non solo verranno illustrate le finalità del Centro e dell’intero complesso, con Alessandro Stefanello, amministratore delegato di Powerinasce, ma saranno dedicati ampi spazi alla memoria dei grandi eroi civili del nostro tempo, come Pio La Torre e Giovanni Falcone, e alla premiazione del progetto “Difendere l’ambiente per difendere sé stessi. La legalità al servizio dell’ecologia”, che Agrorinasce ha realizzato insieme alla Fondazione POLIS con i fondi del Ministero dell’Istruzione. «Nel corso dell’anno scolastico 2016 – prosegue Giovanni Allucci –, grazie alla collaborazione del Ministero dell’Istruzione, Rete Più Scuola Meno Mafia e della Fondazione Polis, abbiamo lavorato con tutti gli istituti scolastici dell’area Agrorinasce, con programmi didattici dedicati ai temi ambientali e un concorso fotografico e video in cui sono protagonisti gli stessi studenti». Parteciperanno, infatti, alla giornata tutti gli studenti degli istituti che hanno partecipato al concorso come il liceo scientifico “Segrè” di San Cipriano d’Aversa, dell’istituto tecnico “Carli” di Casal di Principe e degli istituti comprensivi “De Mare” di San Cipriano d’Aversa, “Diana” di Casal di Principe, “Pascoli” di Casapesenna, “Santo Spirito” di Casal di Principe e quelli del “Gravante” di Grazzanise e Santa Maria La Fossa.