Sant’Arpino –  Prosegue il botta e risposta a mezzo social network fra il candidato sindaco di “Speranza e Futuro per Sant’Arpino”, Giuseppe Dell’Aversana e la coalizione che sostiene Elpidio Maisto. Questa volta a finire al centro del polverone delle polemiche sono alcuni degli ultimi provvedimenti adottati dall’attuale giunta Zullo, di cui, a parere di Dell’Aversana, deve dar conto proprio il Maisto, in quanto alleato dell’attuale facente funzioni. In questo caso però a replicare al due volte sindaco sono stati non dei politici ma il presidente della Ecoatellana Multiservizi, Pasquale Carfora, ed il Responsabile della Area III del Comune di Sant’Arpino, Vito Buonomo. “Visto allora che governano per conto tuo spiega- ha scritto il Dell’Aversana rivolgendosi al Maisto a mezzo facebook- ai cittadini la determina n. 85/16 con cui la TUA amministrazione ha dato 19 mila euro alla Ecoatellana Multiservizi per uno studio di fattibilità per un impianto di pubblica illuminazione a Led. Perché ci volete prendere in giro? La multiservizi, come è riuscita ad elaborare uno studio di fattibilità per il risparmio energetico, se non ha manco le scope per spazzare le strade ? CHI lo ha redatto? Inoltre non avete dato copertura finanziaria, indicando genericamente dei risparmi nei mesi futuri. Si è creato un altro DEBITO. Lo avete previsto, questo debito, nel VOSTRO programma elettorale? Spiegaci come farà un azienda come la multiservizi a sistemare queste luci a Led.se gli fate mancare anche la scala per salire su un lampione. Faranno un affidamento esterno? A CHI ? Come? Infine chiedi ai tuoi amici amministratori quando vi incontrate nelle riunioni, con quale procedura hanno fatto affidare, 48 mila euro di lavori per la rete idrica ( det. n.87/16) ad una ditta di Catanzaro. Non hanno letto il PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E ILLEGALITA’ 2016/2018 che loro stessi hanno approvato? Leggetelo tutti insieme alla vostra prossima riunione. Vi potrebbe essere utile……”. La risposta al primo quesito posto dal candidato sindaco è arrivata, come detto, dal Presidente della Ecoatellana, Carfora che ha replicato dicendo di sentire “il dovere di intervenire per chiarire il punto che Lei ha sottolineato nell’intervento sul social network riguardo la determina 85/16 relativa allo studio di fattibilità per l’ammodernamento e la riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Sant’Arpino, attraverso la sostituzione degli attuali corpi lampada con complementari o superiori a tecnologia LED; tale studio e relativo progetto è stato redatto e presentato al Comune dal sottoscritto che tra l’altro, vanta una trentennale esperienza di conduzione e manutenzione di impianti elettrici industriali e non, di notevoli dimensioni. Lo studio iniziato circa 6 mesi fa con l’installazione di un corpo illuminante-pilota a LED (a spese della Multiservizi) in via Gemito all’altezza del civico n.1; il monitoraggio tecnico giornaliero insieme alla soddisfazione manifestata dai cittadini della zona, mi hanno convinto a presentare e sollecitare con forza tale progetto che impegnerà in economia le risorse interne della multiservizi e porterà sicuramente enormi vantaggi al Comune di Sant’Arpino, sia in termini di risparmio energetico che risparmio economico (maggiore del 50%)”. Sulla conformità della determina riguardate la rete al piano triennale per la prevenzione della corruzione e l’illegalità, è stato invece il Responsabile dell’Area III del Comune di Sant’Arpino, Buonomo, in una relazione inviata al sindaco Zullo a specificare come “la determina n. 87 è stata redatta in data 19 aprile 2016 ed è stata pubblicata in data 21 aprile 2016; nella stessa determina è stato citato l’art. 125 del D. Leg.vo 163 del 12 aprile 2006 e succ. modd. ed intt. che al comma 8 testualmente recita: Per lavori di importo pari superiore a 40.000 euro e fino a 200.000 euro, l’affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante”. Buonomo specifica come “l’Atto sia scaturito – come brevemente enunciato nella premessa dello stesso – da una enorme disparità tra i consumi accertati dalla I.A.P. e quelli registrati dall’Acqua Campania nei tre misuratori territoriali. La ditta incaricata è una delle pochissime specializzate nella rilevazione della rete idrica ed eventuali pozzetti interrati, ed anche alla restituzione sulle planimetrie già a disposizione dell’Ente, all’individuazione di eventuali perdite (che quotidianamente vengono “a galla” mentre altre si disperdono nel sottosuolo con ben altri pericoli) e conseguentemente ad allacci “abusivi” o non censiti dalla I.A.P. L’Incarico conferitole non trova adeguato soddisfacimento in altre ditte presenti sul territorio ed incluse nell’albo delle ditte di fiducia dell’Ente. Lo stesso provvedimento è stato pubblicato anche sul sito “Amministrazione Trasparente” conformemente alle vigenti norme ed ai programmi dell’Amministrazione Comunale. La copertura della spesa presunta comunque non superiore ad € 39.850,00 (oltre all’Imposta sul Valore Aggiunto) è assicurata dai risparmi sui consumi – ovviamente documentati e registrati”.

Francesco Paolo Legnante

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