PIEDIMONTE MATESE – “Qui mi sento a casa mia, ho condiviso esperienze piacevoli e meno, ma occorre portare in alto il vessillo di libertà e perbenismo del nostro partito ”.Nessun accenno alle sue vicenda giudiziaria di cui è in corso un processo ed un altro inizierà a gennaio per presunto reimpiego di capitali e corruzione in relazione alla realizzazione di un centro commerciale
(ci ha pensato il senatore Sarro in una integrazione su “certa magistratura” del suo intervento introduttivo ) Nicola Cosentino, l’ex coordinatore campano, ma che ancora conta tanto nel partito, come si è visto dall’atmosfera (banda musicale e fuochi d’artificio prima del taglio del nastro) dell’incontro per la apertura della nuova sede PDL, ed ex sottosegretario all’economia ha dato la carica ai militanti ed amministratori intervenuti : “sarà la campagna elettorale più dura degli ultimi anni ma ce la dobbiamo mettere tutta” imperniando il suo ragionamento sulle parole d’ordine del verbo berlusconiano. Certo nei limiti di un intervento per gli auguri per il nuovo anno, come ha confessato ma pur brevemente c’erano quasi tutti gli argomenti e le tesi usati dal leader nazionale pdl. Come la definizione di “colpo di stato” dell’avvento del governo Monti orchestrato dai soliti sinistroidi con i poteri forti e della stampa che hanno disegnato un ‘Italia pronta al precipizio , alla bancarotta e questo per preparare il terreno al governo tecnico” ha iniziato Cosentino. L’appoggio del PDL al governo Monti? ” Le nostre scelte politiche di appoggio ci hanno provocato dolori di pancia ma eravamo intimoriti da tanta strumentalizzazione.Eppure non c’è mai stato nella storia un tale senso di responsabilità di un premier che ha deciso di fare un passo indietro pur non sfiduciato dal parlamento.Ed i tecnici cosa hanno fatto? Hanno provocato il sentimento della paura, della depressione nelle coscienze, senza investimenti e quindi con minore produzione e per rientrare nei parametri imposti hanno escogitato ogni forma di tassazione –ha aggiunto l’ex coordinatore campano per il quale la ricetta è quella di sempre : “ridurre le tasse, puntare alla crescita con un dimagrimento e ridimensionamento dello stato, riduzione dei costi della politica e dei carrozzoni che hanno una sola funzione , quella clientelare”.Cosentino ha ancora martellato così: ” Si vuole, In Europa, un’Italia di sere B, senza schiena dritta”. Cannonate tratte dal classico repertorio anche verso la sinistra che “ha governato in Campania e nei grossi centri con il voto di scambio e senza aver risolto i problemi come nel caso dei rifiuti ”. Ha accusato Fini(“con un partito all’uno per cento”) di essere un “traditore” e Casini di Pensare solo a se stesso” :”vogliono far vincere la sinistra .Nelle nostre liste ci sarà energia, esperienza e rinnovamento”.
Michele Martuscelli