È un via vai continuo di persone al Comune di Orta di Atella. Quasi ogni giorno i cittadini chiedono di incontrare il sindaco Angelo Brancaccio per capire cosa sta mettendo in campo l’amministrazione per risolvere il problema delle abitazioni sequestrate lo scorso 29 maggio dai carabinieri su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
“I proprietari degli appartamenti sottoposti a sequestro – afferma il sindaco Brancaccio – sono giustamente molto preoccupati e chiedono chiarimenti sugli atti che l’amministrazione intende adottare per evitare che la situazione possa volgere al peggio. Tutti i giorni incontro persone che mi pongono sempre la stessa domanda: che ne sarà della nostra casa? Non è facile gestire una situazione del genere. La cosa più semplice, per me, sarebbe mollare tutto e andarmene, ma un sindaco ha il dovere di affrontare i problemi e cercare di risolverli”.
Le otto palazzine sequestrate sono quasi tutte abitate e i proprietari degli appartamenti temono di perdere la loro unica casa, acquistata con i sacrifici di una vita. “Siamo di fronte a un problema che potrebbe sfociare in una vera e propria emergenza sociale – osserva Brancaccio – per cui bisogna subito correre ai ripari. Nei mesi scorsi abbiamo lavorato alla stesura del Piano urbanistico comunale che, come prevede la legge, dovrà andare in vigore entro gennaio del 2014. Attraverso il Puc, che è pronto e sarà adottato dalla giunta nei prossimi giorni, crediamo di aver trovato la soluzione giusta al problema”.
“Lo strumento urbanistico – continua il sindaco – ha una duplice finalità: da un lato, bonificare il territorio; dall’altro, ripristinare la legalità. Solo così potremo riqualificare le aree sottoposte a sequestro e dare risposte concrete ai proprietari delle abitazioni, scongiurando tensioni sociali. Basta leggere il contenuto del Puc, infatti, per comprendere che il nostro unico obiettivo è quello di tutelare gli interessi generali. Ma una cosa deve essere chiara a tutti: il Piano urbanistico, che sarà adottato dalla giunta, non è una sanatoria”.
Su richiesta dei cittadini, nei prossimi giorni si terranno altri incontri presso la casa comunale. Giustamente i proprietari spingono per l’adozione del Puc in tempi rapidi e pretendono atti concreti da parte dell’amministrazione.