CASTEL MORRONE –  E’ stata respinta con il sostegno dell’intero gruppo di maggioranza di Rinascita Morronese, tranne i voti del capogruppo Antonio Damiano, in quanto assente, e del Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Papa, il quale si è astenuto all’atto della votazione, la mozione di sfiducia presentata dal gruppo di minoranza consiliare verso lo stesso Presidente del Consiglio Comunale Papa.

Questo è per sommi capi il sunto del Consiglio Comunale di Castel Morrone tenutosi nella serata di martedì 7 febbraio incentrato quasi esclusivamente sulla mozione di sfiducia, verso la seconda carica istituzionale delL’Ente Municipale, presentata dalla minoranza. Un Consiglio Comunale che dopo la risposta data dal Sindaco Pietro Riello ad un’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Andrea Di Lorenzo e Massimo Palmieri si è incentrato sulla mozione di sfiducia presentata dal gruppo di minoranza che in pratica era l’argomento cardine della seduta. Mozione illustrata al civico consesso dal capogruppo della minoranza Andrea Di Lorenzo a cui hanno fatto eco, successivamente, le parole del consigliere Aniello Riello sulla stessa lunghezza d’onda del suo capogruppo. Alle accuse lanciate dall’opposizione la risposta del gruppo di maggioranza è arrivata per bocca del giovane Assessore alla Cultura Nicola Fierro, che prendendo la parola in aula ha illustrato l’estrema imparzialità e di buon operato portati avanti, fin dall’insediamento dell’attuale consiliatura, dal Presidente del Consiglio Raffaele Papa, una condotta imparziale che, come ha fatto più volte notare nel suo discorso l’Assessore Fierro, è al di fuori di ogni discussione, rispondendo così per le rime alle accuse della minoranza. Votazione a scrutinio segreto che ha dato un esito già ampiamente scontato, 4 voti a favore della mozione e 7 contro facendo così decadere la mozione presentata, certificando il buon operato e la totale imparzialità del Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Papa e smentendo le accuse, peraltro totalmente pretestuose, lanciate dalla minoranza.

 

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