AVERSA – “A me dispiace che un semplice invito, un invito per dare un segnale alla città venga invece raccolto con tale rabbia. Bastava dire di essere stato un po’ superficiale e di aver fatto una leggerezza senza invece usare toni così accesi e fuori luogo. Non ho assolutamente abdicato la professione alla politica, ho solamente scelto di non fare la professione tramite la politica. Io, come tanti altri giovani, credo nella politica come strumento utile per migliorare la società e non per affermarci professionalmente, per noi la politica è passione e sacrificio”.

Non si fa attendere la replica di Marco Villano, capogruppo del Pd in consiglio comunale ad Aversa, all’assessore Elia Barbato che, in una nota stampa, aveva accusato Villano sia per aver portato alla luce che alcuni esponenti della maggioranza si sono iscritti alle short list comunali che per il lavoro svolto nei panni di presidente della commissione lavori pubblici.

“Se c’è incompatibilità – afferma Villano replicando a Barbato – e che nessuno di buon senso assegnerebbe incarichi professionali remunerati a chi ricopre incarichi pubblici nello stesso ente e nessuno di buon senso nemmeno li accetterebbe questi incarichi, sta dicendo quindi che il sindaco non glieli darebbe e che lei non li accetterebbe, ma allora la domanda sorge spontanea, perché si è iscritto?”

Villano, inoltre, invita l’assessore ad una maggiore trasparenza: “Per essere trasparenti basterebbe per esempio iniziare a spiegare con che criterio vengono assegnati i lavori di cottimo fiduciario? Da quale elenco e in quale ordine? Perché se non è previsto da nessun regolamento si affidano più lavori ad una sola ditta per un importo complessivo di 30.000 euro? Perché la ditta che effettua questi lavori viene scelta senza seguire l’ordine numerico dell’elenco? Perché viene fatta una delibera di pagamento e di assegnazione solo dopo alcuni mesi dall’esecuzione dei lavori ? I quesiti potrebbero essere molti altri ancora, penso ad esempio alla biblioteca per la quale attendiamo ancora una risposta sull’agibilità della struttura”.

A Villano non è piaciuto il passaggio in cui Barbato ha criticato l’operato della commissione lavori pubblici: “Potrei semplicemente dirle che lei dovrebbe pensare di piu a fare il politico e soprattutto l’amministratore e meno il professionista, perché seppur sempre da me invitato in commissione non si è mai presentato. Per quanto riguarda il mio lavoro in commissione non è certamente a lei che devo dare conto, anche perché se come lei asserisce é stato solo grazie al suo intervento che la commissione ha redatto il regolamento, innanzitutto offende il lavoro dei consiglieri della sua maggioranza, ma poi perché non lo ha presentato quando ne faceva parte lei della commissione LL.PP, risparmiando alla città quello spettacolo indecoroso a cui abbiamo dovuto assistere con decine e decine di incarichi dati alla ditta di un ex candidato sindaco ora consigliere comunale subito passato nelle fila del Pdl?”

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