di Pasquale Fiorenzano La città di Aversa deve necessariamente prepararsi a raccogliere le sfide che in passato sono state accolte in parte e che provengono dal futuro, una sfida sicuramente fondamentale per la città sarà quella di dotarsi di un vero e proprio piano di integrazione tra l’Area che riguarderà il Tribunale e la città tutta, con i suoi servizi  il centro storico, i parcheggi, i trasporti urbani.

Appare evidente ancora oggi che la città nel tempo non ha metabolizzato i processi di sviluppo e crescita che l’hanno riguardata, una città sede di due Facoltà Universitarie importantissime , che fanno registrare un altissimo numero di iscritti e molti di essi non giungono solo dalle zone limitrofe ma da città distanti e in qualche caso anche Paesi Esteri.

 

Ed è evidente che non abbiamo saputo integrare le due facoltà con la città, ma abbiamo immaginato che tutto ciò che un Amministrazione dovesse fare era favorire dei parcheggi a prezzo economico, dimenticando la ricchezza culturale , sociale e lavorativa che potevano e che possono ancora dare le due facoltà ad Aversa.

Una città che non ha subito gestire e affrontare lo sviluppo imprenditoriale, economico e aggregativo del centro storico. Sorvolando infatti ogni polemica relativa ad ordinanze e chiusure è evidente che l’Amministrazione in quella zona cittadina ha preferito non scegliere, non scegliere come tutelare i residenti non sfavorendo gli investimenti imprenditoriali. Non ha saputo scegliere in che modo ovviare alla necessità di creare zone di parcheggio , e in questo caso dobbiamo dire che ha anche smarrito il totale senso di legalità.  Si è proclamata una lotta ai “lavavetro” eppure si è lasciati comodi tutti i parcheggiatori abusivi sparsi per la città.

Il problema è che la visione che questa Amministrazione dimostra di avere non è affatto un’idea giovane. Mi spiego meglio: si ha un’amministrazione giovane, secondo il nostro punto di vista, quando la visione della città è lungimirante, quando si accolgono le sfide delle innovazioni e dello sviluppo e si cerca di ovviare con decisioni che favoriscano questi processi.

Invece oggi vediamo un lavoro sommario, a toppe , dove man mano che accade qualcosa si interviene.

Quello che con tono propositivo chiediamo alla città è che si svolti. Al di là dei proclami elettorali, al di là degli interessi di parte il nostro non è un piccolo centro dove si possono anteporre simpatie e interessi ad una visione comune della città. Il PUC e il Tribunale rappresentano due momenti fondamentali ma soprattutto rappresentano due occasioni per far si che a scegliere il configurarsi della città siano tutti i cittadini in modo chiaro e comune, senza rinchiudersi in piccole stanze per dividersi proclami e lavori.

 

Pasquale Fiorenzano, Presidente Giovani Democratici, Provincia di Caserta

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