CAPODRISE – Fervono i preparativi, a Capodrise, per l’evento che darà il via alla campagna elettorale per le Politiche 2013 dell’Udc. Si tratta dell’apertura ufficiale, perché, in realtà, il comitato elettorale di via Francesco Rao è al lavoro da settimane.

Dopodomani(lunedì, 11 febbraio), alle 19.30, i centristi si riuniranno nella sala conferenze del Centro studi “Alcide De Gasperi”, al civico 23 di via Matteotti, il luogo simbolo della rinascita dei moderati in città. Ospiti d’eccezione, il coordinatore regionale del partito, Gianpiero Zinzi, candidato alla Camera dei deputati per l’Udc, e Lucio Romano, candidato al Senato della Repubblica per la Lista Con Monti per l’Italia. La scaletta prevede il saluto del segretario cittadino dell’Udc, Grazia Giaquinto, e l’intervento di Angelo Crescente, sindaco di Capodrise. A seguire, Romano e Zinzi. Aversano, 58 anni, Romano è dirigente ginecologo nel dipartimento di scienze ginecologiche, urologiche e di medicina della riproduzione dell’Università di Napoli “Federico II”; docente di bioetica, nonché presidente nazionale dell’associazione Scienza e Vita. In Campania è un paladino delle battaglie a difesa della vita, «ma senza integralismi – dice – e con la consapevolezza che occorre testimoniare a livello politico quelle che sono le grandi istanze etiche e creare collegamenti trasversali per proporre iniziative credibili, valide e fattive». Non ha bisogno di presentazioni, invece, Gianpiero Zinzi: l’arrivo a Capodrise è per lui, certo, una tappa elettorale, ma che rinsalda un rapporto con la città che ha origini lontane, alimentato da battaglie condivise con i dirigenti locali per ribadire la centralità della politica. Avvocato e dottore di ricerca in Diritto amministrativo, tutela dell’ambiente e governo del territorio, Zinzi ha iniziato a fare politica attiva nel 2002, contribuendo a fondare il movimento giovanile dell’Udc, di cui oggi è coordinatore nazionale. «Dopo dieci anni di impegno – rivela -, mi candido alla Camera per cercare di rappresentare al meglio le istanze della mia generazione e del territorio». «Per la prima volta – afferma Giaquinto -, dopo anni di populismo e dopo 13 mesi di responsabilità e di sacrifici, i cittadini di Capodrise e gli elettori che si riconoscono in un pensiero riformista, democratico e popolare hanno la possibilità di scegliere. Fallito il bipolarismo, che opprimeva le diversità e costringeva tutti noi a ingabbiarci in recinti ideologici, il confronto non è più tra destra e sinistra, ma tra conservazione e modernità. L’Udc, cui va riconosciuta la primogenitura di questa intuizione, è in campo per dare una prospettiva ai milioni di italiani che vogliono cambiare il Paese, stanchi – conclude – di rilasciare altre deleghe in bianco alla politica».

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui