La Protezione civile di Cesa non esiste più. Il nucleo comunale è stato di fatto azzerato per effetto delle dimissioni del coordinatore Nicola Mangiacapre, del suo vice Antonio Errico, dei responsabili Eventi Segreteria, Mezzi e attrezzature, PK, Cucina e dell’addetta alla Segreteria Antonietta Milone, Clementina Esposito, Pasquale Mozzillo, Luigi De Cristofaro, Raffaele Cesaro ed Emma Verde. Unitamente ai vertici, hanno rassegnato le dimissioni anche quasi tutti i volontari, tra cui Sinziana Errico, Maria Domenica Verde, Tecla Mangiacapre di Giuseppe, Marco Mangiacapre, Cesario Errico, Domenico Coppola, Gennaro Mangiacapre, proveniente dal Gruppo Jr, e Giuseppe Mangiacapre. Volontari che in questi anni si sono distinti per operosità e abnegazione. Complessivamente i dimissionari sono stati 16 su 20. Da una nota informativa inviata il giorno 21/03/2025, si apprende che la decisione è maturata per una “giusta causa”.
La motivazione addotta lascia intendere la sussistenza di motivi seri alla base di un atto così forte, che chiama in causa inevitabilmente anche l’assessore al ramo Alfonso Marrandino. Il venir meno del vincolo fiduciario pone un problema anche di tipo politico che richiede assunzioni di responsabilità da parte di chi ha la delega. La comunicazione è stata inoltrata anche ad alcuni funzionari della Protezione Civile della Regione Campania, tra cui la presidente Claudia Campobasso. Lo sfascio della Protezione civile di Cesa è avvenuto mentre si stavano ultimando i preparativi per l’inaugurazione della nuova sede del COC. Il centro ad oggi rischia di rimanere vuoto. I volontari che hanno lasciato hanno chiesto contestualmente l’immediata cancellazione dei loro nominativi dal gruppo e dall’elenco. L’assenza degli uomini e delle donne del nucleo comunale è risaltata in maniera particolare nella giornata di mercoledì, quando la pioggia battente ha causato l’allagamento di alcune arterie cittadine. Nessuna comunicazione è arrivata finora dall’amministrazione comunale.
