Fa Bingo Luigi Marrandino. L’ingegnere, zio di Erika Alma, compagna del sindaco di Cesa Enzo Guida e consigliere comunale di Aversa, incassa ben due incarichi tecnici per quasi 13mila euro. Il primo, che ammonta a 6.088 euro, riguarda i lavori di infrastrutture sociali e interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo dei servizi igienici della scuola media. Il secondo, di 6.977 euro, è stato conferito per i lavori di realizzazione di una pensilina esterna presso la scuola elementari Rodari. Il doppio incarico conferma l’andazzo degli ultimi tempi. A Cesa l’affidamento degli incarichi professionali per la progettazione di opere pubbliche sembra diventato un affare di famiglia. Nel recente passato già tre i beneficiari illustri: l’architetto Michele Autiero, fratello del consigliere di maggioranza Nicola, l’architetto Cesario Villano, cugino di primo grado e omonimo dell’assessore ai Lavori pubblici, e l’architetto Luigi Migliaccio, sposato con la cugina del consigliere di maggioranza Francesco Turco. Autiero, assieme ai suoi soci, ha ottenuto un affidamento diretto per la riqualificazione del Parco agricolo in località Arena (75mila euro). Quasi la stessa cifra per Villano, che si occuperà del progetto di recupero dell’area dell’ex Palestra del Fanciullo (73mila euro). Mentre a Migliaccio è stata affidata la progettazione definitiva ed esecutiva riguardante la riconversione degli impianti e degli edifici di proprietà comunale con sistemi ad alta efficienza energetica (44mila euro). Totale degli affidamenti quasi 200mila euro.
A questi si aggiunge ora lo zio di Alma. Anche stavolta parliamo di un incarico diretto. Così come gli altri tre tecnici, Marrandino è stato “prescelto” tramite la piattaforma Mepa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione. I professionisti iscritti al Mepa vengono “preindividuati” dal Comune e poi presentano un’offerta di ribasso. E qui c’è il primo intoppo. Poiché i beneficiari degli incarichi sono parenti di amministratori sarebbe stato opportuno seguire una procedura differente, ad esempio quella negoziata a 5 operatori economici, che assicura un ribasso maggiore e di conseguenza minori costi per il Comune e soprattutto più trasparenza. Nel caso dello zio di Alma c’è un altro problema. Per non dire irregolarità. In base all’articolo 36 del Codice degli appalti la procedura di acquisto tramite trattativa diretta, cioè quella seguita dal Comune di Cesa, prevede il principio della rotazione. Chi ha già beneficiato di contratti senza aver partecipato a gare d’appalto non può ottenere altri incarichi. Marrandino ne ha ottenuto ugualmente due. Sul piano normativo il secondo incarico è illegittimo. Nel frattempo per i parenti degli amministratori prosegue la grande abbuffata.
Mario De Michele