Effetto domino. Dopo il caso dei tre concorsi indetti dal Comune di Cesa con la partecipazione e l’ottimo piazzamento alla prova scritta di numerosi parenti stretti di sindaco e assessori sollevato da Campania Notizie (clicca qui per l’articolo), l’opposizione si scaglia contro la maggioranza per l’assunzione nel comando di polizia municipale di Teresa Marrandino, moglie di Rino Villano e cugina acquisita di Cesario Villano, componente della giunta capeggiata dal sindaco Enzo Guida. Il gruppo Uniti per Cesa ha redatto un manifesto ricostruendo dettagliatamente l’iter burocratico e rimarcando le “anomalie” che hanno determinato il reclutamento della Marrandino a tempo indeterminato nella pianta organica comunale. “Tre anni di nomine, ‘comandi’, dimissioni, pensionamenti, collaborazioni, allargamenti della pianta organica, rinunce e scorrimenti della graduatoria – si legge nel documento dell’opposizione -, per arrivare a quello che anche le pietre sapevano fin dall’inizio. Il famoso concorso pubblico per titoli ed esami, per la copertura di 1 posto di “Istruttore Direttivo di Vigilanza Cat. giuridica D1 – a tempo parziale (12 ore) e indeterminato, si è concluso peggio di come era iniziato. La graduatoria di merito è stata approvata con determinazione del Responsabile Area Affari Generali n. 408 del 10/05/2021. Prima, però, la Giunta Comunale con la deliberazione n. 42 del 26/02/2021, ha previsto l’assunzione di un’ulteriore figura di “Istruttore Direttivo di Vigilanza” Cat. giuridica D1 – a tempo parziale (12 ore) e indeterminato. Alla vincitrice, dott.ssa Palumbo, – sottolinea la minoranza – è stato affiancato il dott. Romano, risultato idoneo. Dal 01 gennaio 2022, con cessione del contratto di lavoro, il dott. Romano è passato alle dipendenze del Comune di Gricignano di Aversa, previo nulla osta definitivo alla mobilità rilasciato dalla Giunta comunale di Cesa con la deliberazione n. 280 del 28/12/2021. Ma la legge che stabilisce che “i vincitori dei concorsi banditi dalle regioni e dagli enti locali, anche se sprovvisti di articolazione territoriale, sono tenuti a permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni”, a Cesa non vale?”.

I consiglieri d’opposizione Ernesto Ferrante, Amelia Bortone, Carmine Alma e Maria Verde vanno giù duri nel denunciare il caso Marrandino. “E non è finita qui. “Stante la carenza di dipendenti nei vari settori del Comune di Cesa, e l’urgenza di provvedere in particolare nell’Area/Settore Vigilanza”, la Giunta comunale (stesso organo che ha rilasciato il nulla osta) ha deciso di procedere infatti ad un ulteriore scorrimento della graduatoria per la copertura del posto. Con la successiva rinuncia del terzo, quarto e quinto idoneo in graduatoria, in quanto già assunti in altri Enti, si è arrivati al sesto posto: quello occupato dalla dottoressa Maria Teresa Marrandino, già componente del nucleo di valutazione nella prima consiliatura di Guida, assunta in esecuzione della delibera di Giunta Comunale n. 64 del 17 marzo 2022. Senza nulla togliere ai suoi meriti professionali, l’iter seguito alimenta dubbi”. Non a caso fanno notare gli esponenti di Uniti per Cesa “il suo nome per quel posto “circolava” fin dall’inizio tra i fans della maggioranza”. “Marrandino – si legge nel manifesto di U niti per Cesa – , è coniugata con l’architetto Cesario “Rino” Villano, il famoso “tredicesimo candidato di Nuova Primavera Cesana”, assegnatario di più incarichi tecnici da parte del Comune, mediante offerta diretta, nonché cugino di primo grado dell’assessore ai Lavori Pubblici, Prof. Cesario Villano. Un intreccio di ruoli e di interessi che può essere solo fonte di problemi, per tutti. La stessa cosa sta accadendo per altri concorsi banditi dal Comune a cui stanno partecipando parenti e congiunti di amministratori comunali. Anche quando non c’è un’incompatibilità, esiste una questione di inopportunità!”. Insomma l’assunzione di Teresa Marrandino e la partecipazione a tre concorsi del Comune da parte di familiari degli amministratori, tra cui la compagna (Erika Alma) e il fratello (Fabio Guida) del primo cittadino e il marito (Carlo Perfetto) del vicesindaco Giusy Guarino instillano nell’opposizione e in un’ampia fetta della popolazione il dubbio che a Cesa sia in atto una vera e propria “Parentopoli”.

Mario De Michele

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