Passo sollevato aspre polemiche i commenti sessisti e razzisti, oltre al body shaming, che i telespettatori di Rai Play 2 hanno dovuto ascoltare questa mattina durante le gare dei tuffi dei Mondiali di nuoto in corso in Giappone. Il primo a chiedere pubblicamente chiarezza, dopo le mail di protesta che alcuni utenti hanno spedito a Viale Mazzini, Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai: “La Rai chiarisca immediatamente l’accaduto. Chiediamo, in caso di accertamento dei fatti, che per i suddetti telecronisti si prendano provvedimenti esemplari. Basta con commenti sessisti e razzisti, troppi sono diventati gli episodi”. Per Cecilia D’Elia, senatrice Pd e portavoce nazionale della Conferenza delle Democratiche, “i telespettatori meritano una televisione pubblica rispettosa e degna della nostra cultura democratica. I commenti sessisti, razzisti e body shaming di alcuni telecronisti non sono ammissibili, mai ma ancor di più in Rai”. La Rai ha già avviato una procedura disciplinare contro il giornalista Lorenzo Leonarduzzi e il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi, rei di aver commentato in modo sessista le atlete durante la finale dei Mondiali del trampolino femminile. L’ha reso noto Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, attraverso un comunicato: “Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando a una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al Direttore di Rai Sport Jacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico”. Da domani, inoltre, le telecronache dei tuffi saranno curate da Nicola Sangiorgio.

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