Scegliendo i passaggi, sorvolandone alcuni, omettendo certi accenni, sottolineando altri riferimenti, centrodestra, centrosinistra e centro hanno commentato con parole di apprezzamento il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. Clima in linea, quindi, col generale consenso con cui negli anni sono stati accolti gli interventi di Sergio Mattarella nella sera del 31 dicembre. La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto col Capo dello Stato un colloquio telefonico nel quale gli ha espresso “piena condivisione sulla necessità di sostenere l’occupazione, retribuzioni adeguate e garantire sicurezza sul posto di lavoro e una sanità pubblica efficiente”. Meloni ha definito quello del Presidente “un intervento di grande profondità e visione, in particolare nel cammino verso la pace e la fine dei conflitti” e ha espresso “particolare gratitudine” per la specifica attenzione prestata dal Capo dello Stato “alle giovani generazioni, ai loro bisogni e alle loro aspettative”. La corsa al commento è scattata subito dopo la fine del video-messaggio: con mail, whatsapp, post sui social. I riflessi dell’inchiesta sugli appalti Anas hanno fatto capolino nelle parole del vicepremier Matteo Salvini, che ha definito “significativo il passaggio dove il presidente censura la tendenza a diffondere falsità contro chi viene considerato avversario e addirittura nemico. Un passaggio, questo, particolarmente prezioso per chi, come la Lega, ha subìto e sta subendo aggressioni mediatiche e non solo”. Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha letto nelle parole di Mattarella “un inequivocabile stimolo a cambiare le cose, a non rassegnarci. Non possiamo che accogliere l’appello a non abituarci all’orrore della guerra e a lavorare subito, urgentemente, per la pace”. Lo stop alle armi è un tema caro a M5s e ad Alleanza Verdi-Sinistra. Anche il leader di Si, Nicola Fratoianni, ha sottolineato quel frame: “Un discorso straordinario, concentrato sulle grandi questioni del nostro tempo. Innanzitutto la pace”. Per la segretaria Pd, Elly Schlein, il Capo dello Stato “ha riaffermato i valori e principi della Carta Costituzionale riuscendo a calarli nella contingenza politica, economica e sociale che il Paese e il pianeta stanno vivendo”. Alcuni termini hanno colpito più di altri: “Mi ha emozionato sentire le parole ‘Patria’ e ‘Orgoglio negli italiani’, accostate a libertà, uguaglianza, giustizia, pace, come valori costituzionali che sono alla base della nostra ‘Identità’, che giustamente il Presidente ha ritrovato in tanti atti della nostra ‘comunità'”, ha commentato il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Ringrazio il Presidente della Repubblica – ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana – per le parole di fiducia e di incoraggiamento al popolo italiano, in particolare alle persone più fragili, agli anziani, alle giovani generazioni e a chi vive nelle periferie”. Il vicepremier Antonio Tajani ha ritrovato nel discorso del Presidente “i principi ispiratori della nostra azione politica da trasformare ogni giorno in fatti concreti: libertà, pace, rispetto della persona, difesa degli anziani, fiducia nei giovani, dignità del lavoro”. Il leader di Iv, Matteo Renzi, ha ringraziato Mattarella “per le parole di umanità che ha usato e per il costante stimolo a migliorare la qualità della politica italiana”, mentre il leader di Azione, Carlo Calenda, ha sottolineato “il richiamo all’unità nazionale come comunità fondata sugli alti obiettivi della Costituzione, ancora da raggiungere”. Il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, ha apprezzato che Mattarella abbia richiamato “l’urgenza di affrontare la crisi ambientale riferendosi ai giovani che in nome della solidarietà spalavano fango durante le alluvioni”. Fra i passaggi meno canonici, il capogruppo di Iv alla Camera, Davide Farone, ha colto “il riconoscimento dell’esperienza di PizzAut, del lavoro di Nico Acampora. L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è una scommessa”. Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (FdI) ha definito “importante il riferimento che il Capo dello Stato ha fatto sulle periferie”. Mattarella “ha indicato come sempre la strada per il futuro del nostro Paese: diritti, libertà, progresso e cultura”, ha detto Riccardo Magi (+E).

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