C’è ben poco da festeggiare. La giustizia trionferà. Ben presto. Non hanno dubbi Vincenzo Mastroianni, Giovanna Alidorante e Aldo Simonelli. I consiglieri di opposizione ricostruiscono in modo puntale la mancata notifica al sindaco Lucio Santarpia sulla sua incompatibilità. “L’amministrazione – osservano i membri della minoranza – festeggia per un risultato mai ottenuto. L’esito oramai chiaro della sentenza in Corte d’Appello è stato strappato alla certezza del diritto per un vizio di forma: si tratta di una notifica, già approvata dal Tribunale di primo grado, che è stata dichiarata erronea dalla Corte poiché l’ufficiale giudiziario non è riuscito ad eseguire per intero tale pratica, presso la residenza evidentemente fittizia del sindaco Santarpia presso il comune di Venafro. La mancata notifica da parte dell’ufficiale giudiziario di Venafro a carico del sindaco Santarpia non è potuta avvenire, ai sensi dell’art. 140 c.p.c., perché nella sua residenza di Venafro esiste solo un casolare abbandonato mai abitato dallo stesso: una residenza fittizia, utilizzata solo allo scopo di sottrarsi alla ricezione degli atti giudiziari e non. Dopo tale tentativo, un altro ufficiale giudiziario ha tentato di notificare lo stesso ricorso presso il comune di Frignano, ai sensi dell’art. 139 c.p.c.: in questo caso, o la struttura comunale non ha recapitato al sindaco tale documento oppure, molto più probabilmente, lo stesso si è sottratto alla ricezione, sempre al fine di creare un cavillo in sede di appello che gli permettesse di far annullare la notifica in sede di primo grado, e non il merito. Pertanto, l’incompatibilità persiste”. Mastroianni, Alidorante e Simonelli rimarcano che “tutto questo ha determinato un ulteriore rallentamento nella pratica. Di fatti, il procedimento del ricorso ritorna al giudice di primo grado, dunque dovrà essere rinotificato, per poter dichiarare nuovamente l’incompatibilità del sindaco, come già affermato dal Tribunale di primo grado circa 8 mesi fa”. “Appare dunque evidente – osservano i componenti dell’opposizione – che il sindaco Santarpia, conscio del fatto che sarebbe stato condannato per la sua incompatibilità anche in secondo grado, si sottrae in modo indecoroso e immorale alla notifica di un atto. L’appello da lui presentato, alla sentenza di primo grado, sarebbe stato giustificato per difendersi in sede di appello nel merito della controversia di incompatibilità, ma a quanto pare serviva solo per temporeggiare e creare un cavillo che intaccasse il processo. Ed è per questo che il nostro sindaco latita”. Perché Santarpia “sfugge”? “Il suo unico obiettivo – concludono Mastroianni, Alidorante e Simonelli – è solo ed esclusivamente quello di restare il maggior tempo possibile attaccato alla poltrona e percepire lo stipendio. È vergognoso quindi festeggiare per le gesta di un sindaco che si sottrare ai propri doveri e alle proprie responsabilità. Dulcis in fundo, passeranno altri pochi mesi, ma la giustizia trionferà!”. Carte alla mano, disamina impeccabile.