Sei giorni per trovare la via d’uscita alla crisi aperta dalle dimissioni, poi ritirate, di Antonino Santillo. Il presidente del consiglio Giuseppe Massaro ha convocato per lunedì 12 febbraio il civico consesso decisivo per le sorti dell’amministrazione comunale. Il sindaco ha fatto sapere che toccherà all’assise rinnovagli la fiducia oppure mandarlo a casa. Un modo per togliere la palla alle forze politiche e caricare di tutte le responsabilità i membri del civico consesso. Una strategia per allargare il divario tra i partiti e i consiglieri comunali. Dal 21 gennaio, giorno delle dimissioni, è partito l’assalto ai rappresentanti istituzionali. Santillo, su suggerimento dell’eminenza grigia Gianfranco Piccirillo, di Massaro e del suo scudiero Salvatore Del Prete “Magò”, ha cercato in ogni modo di fare quadrato con gli esponenti dell’assise. A quanto pare, operazione riuscita. Nessun consigliere comunale vuole tornarsene a casa ad appena otto mesi dal voto. E su questo aspetto ha fatto leva il primo cittadino. Ad oggi non sono preventivabili ribaltoni. Il civico consesso del 12 febbraio darà, salvo stravolgimenti dell’ultimo secondo, piena fiducia a Santillo. Non è escluso che il sindaco ottenga il sostegno di un’ampia parte dei consiglieri. Insomma la crisi è in discesa. Più complessa la ridefinizione del quadro politico. O meglio, l’eventuale riappacificazione, perché di questo si tratta, di una questione personale, con alcuni leader dei gruppi consiliari.

Nando D’Ambrosio e Eduardo Indaco

Restano tesi i rapporti con Pasquale Ragozzino di Coraggio e con Eduardo Indaco che guida con Giovanni Misso Nuova Immagine. La principale pietra d’inciampo è la composizione della giunta. Resterà immutata? Sarà rimodulata per ridimensionare Coraggio e Orta al Centro dell’ex sindaco Andrea Villano? Il trio Santillo-Piccirillo-Massaro non ha ancora scoperto le carte. C’è la richiesta di Fare democratico per Orta Verde di essere rappresentati nell’esecutivo. Non una scelta poltronistica, come ha precisato il coordinatore Nando D’Ambrosio, ma di pari dignità politica. Del resto i dambrosiani non hanno posto un aut aut al sindaco. Il loro appoggio a Santillo non è strettamente legato all’ingresso in giunta. Fare democratico per Orta Verde insomma ha una posizione costruttiva. Raffaele Arena, che rappresenta il gruppo Rinascita per Orta, non appare intenzionato a far parte della maggioranza. Ma tutto è possibile, anche alla luce dei diversi orientamenti dei consiglieri. Intanto domani sera sono previsti, in due occasioni differenti, i vertici tra i leader politici di Coraggio e Orta al Centro con i rispettivi esponenti istituzionali. Più che parlare, Ragozzino e Villano ascolteranno con un obiettivo comune con i consiglieri: cercare una soluzione per il proseguo dell’amministrazione. Se saranno “sfiduciati” dagli assessori e dai membri dell’assise non avranno difficoltà a fare un passo indietro. Se è vero, com’è vero, che il sindaco e i suoi principali supporter sono in una posizione di forza, allo stesso tempo devono sciogliere un nodo gordiano: conviene spingere all’opposizione esponenti politici che in minoranza sono come pesci in acqua? Dipenderà molto se la crisi si tramuterà in una spedizione politica punitiva oppure se sarà l’occasione per rilanciare l’azione amministrativa. Prevarranno i falchi o le colombe? Ecco.

Mario De Michele

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