“Uniti per Cesa non ha mai fatto, non fa e non farà finta di nulla. Quanto messo nero su bianco nel dettagliato articolo sui fitti intrecci tra Cooperative sociali, politica e camorra, pubblicato sulla testata “Campanianotizie.com”, ci provoca disgusto e sconcerto”. Non avevamo dubbi. A strettissimo giro Uniti per Cesa è intervenuto sullo scandalo sollevato nell’inchiesta della nostra testata sul vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Giusy Guarino (clicca qui per leggere l’articolo). L’esponente della giunta capitanata dal sindaco Enzo Guida è finita in una fitta rete di conflitti di interessi. La Guarino infatti lavora o ha lavorato con cooperative sociali che hanno vinto appalti presso il Comune di Cesa e l’Ambito socio-sanitario C6. Da qui il legittimo e doveroso documento dell’opposizione che punto su punto denuncia l’inaccettabilità del comportamento del vicesindaco. “Lasciamo – sostengono i consiglieri Ernesto Ferrate, Amelia Bortone, Carmine Alma e Maria Verde – ai magistrati il fronte giudiziario, certi della bontà del loro lavoro. Sul fronte politico, invece, non possiamo esimerci dal dire la nostra. Sarebbe da vigliacchi, omertosi e collusi. La “doppia veste” indossata più volte dal vicesindaco e Assessore alle Politiche sociali del Comune di Cesa, Giusy Guarino, non rientra più nella categoria della mera inopportunità politica, ma in quella della sfacciata illegalità e del conflitto di interessi. Non si può essere, allo stesso tempo, rappresentante del Comune di Cesa e collaboratrice retribuita di cooperative vincitrici di gare svolte presso l’Ambito C6. Non siamo noi a dirlo, ma la legge”.

Giusy Guarino

Ferrate, Bortone, Alma e Verde puntano i fari su un tema cruciale: “A questo punto, l’assessore dovrebbe anche chiarire cosa ha dichiarato al momento dell’accettazione delle deleghe che le sono state assegnate dal sindaco Guida. In base a quale presupposto ha ritenuto di non trovarsi in una situazione di incompatibilità? Più grave ancora è la questione del centro estivo, nel 2020, gestito dalla coop “Eco”, guidata dalla stessa persona per cui l’esponente dell’amministrazione Guida prestava servizio, in un’altra cooperativa. Un appalto di circa 30mila euro con la solita sovrapposizione di ruoli ed interessi. Una vicenda gravissima sulla quale vanno accesi tutti i riflettori possibili. L’assessore ha il dovere di presentarsi in Consiglio comunale producendo atti, documenti e dichiarazioni che ne chiariscano ruoli e condotte”. L’affondo finale di Uniti per Cesa è di quelli che mettono a tappeto: “Il Comune di Cesa non è una proprietà privata della maggioranza che sostiene Guida. A poco servono certi patetici tentativi di sviare l’attenzione con altre notizie. “Campanianotizie.com” ha ricostruito in maniera certosina i fatti, con tanto di documenti, nomi e date. Adesso tocca all’assessore, in tempi rapidissimi e con carte che “cantano”. In caso contrario, la strada è una sola, senza ulteriori sceneggiate: quella delle sue dimissioni”. Giusto così. Non si tratta di strumentalizzare. Ma di rimuovere quanto prima il conflitto di interessi di Giusy Guarino. Se non dovesse accadere il sindaco, gli altri assessori, i consiglieri di maggioranza e Nuova Primavera Cesana se ne assumeranno le responsabilità. In tutte le sedi.

Mario De Michele

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