“Abbiamo assicurato degna sepoltura ai morti e assistenza ai superstiti. Ora caccia senza quartiere agli scafisti”. Lo ha assicurato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine della cerimonia di Agrigento in memoria delle vittime della strage di Lampedusa. Una cerimonia che ha avuto un epilogo inatteso.

Il ministro e’ stato contestato da alcune decine di attivisti che si sono radunati nell’area del porto turistico di San Leone ad Agrigento. A contestarlo anche un gruppo di eritrei al grido “Dove sono i sopravvissuti” riferendosi all’assenza dei 157 scampati alla strage rimasti a Lampedusa. Urla e slogan come “Farsa di Stato” e “Assassini, assassini. Basta con la Bossi-Fini”. Alfano ha subito lasciato San Leone e si e’ recato nel cimitero di Bonamorone ad Agrigento per assistere alla tumulazione di un suo amico di gioventu’ morto venerdi’ scorso in un incidente. “I cosiddetti attivisti che hanno gridato ‘assassini’ sono quelli che vogliono frontiere libere e scafisti in liberta’”. Cosi’ il ministro dell’Interno Angelino Alfano replica alla contestazione avvenuta alla cerimonia di commemorazione dei morti di Lampedusa. “Non l’avranno mai vinta, proteggeremo le nostre frontiere salvando le vite umane”.

 

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