Il decreto che probabilmente andrà domani in Consiglio dei ministri “non va letto come uno svuota carceri, non svuota un bel niente perché sostanzialmente impedirà l’ingresso negli istituti di 3-4 mila persone che non destano allarme sociale”.

Lo ha detto il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Sul decreto, ha spiegato Cancellieri, “é stata data un’informazione non precisa, non è il decreto che riduce il sovraffollamento (per quello servono misure più strutturali come indulto o amnistia). Il provvedimento – ha sottolineato – serve invece ad individuare la tipologia di persone che hanno compiuto reati non socialmente pericolosi, che sono sotto il controllo del giudice e che hanno tutti una serie di garanzie tali da non destare allarme sociale e quindi possono espiare pene alternative alla detenzione in carcere”. “Altra cosa – ha osservato il ministro – è il sovraffollamento che ufficialmente è di 20 mila unità, ma in realtà è di gran lunga maggiore ed è quindi un problema che chiede un intervento epocale”.

 

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