Voto anticipato? Il ministro Roberto Calderoli ai microfoni del Tg1 allontana l’ipotesi. ”Credo che ci sia davanti un grosso obiettivo – spiega – trasformare l’attuale legislatura in una legislatura costituente”. ”C’e’ uno scenario preoccupante – prosegue – Il nord che cresce alla velocita’ della Germania, il sud che decresce alla velocita’ della Grecia.

C’e’ una unica ricetta e’ il federalismo”.” Completiamo il federalismo fiscale e la riforma costituzionale – conclude – che e’ al Senato la prossima settimana. Decideremo se ci sara’ un sud che vuole trascinare il nord in basso o viceversa”. ”La Lega e il sottoscritto erano a favore della vecchia legge elettorale, il mattarellum”. Lo afferma il ministro Roberto Calderoli ai microfoni di Tg1.

”Fummo ricattati da Casini e dall’Udc per introdurre un sistema proporzionale, da Fini che voleva le liste bloccate e da Berlusconi che voleva il premio di maggioranza – aggiunge – e con la collaborazione della sinistra che non disse nulla”. ”Infatti – conclude – fui il primo a definire il nuovo sistema una porcata”. Con questa questa maggioranza è impossibile fare una riforma della legge elettorale condivisa, quindi, pur senza nostalgie per il mattarellum, meglio dare la parola ai cittadini. Lo sostiene il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, commentando, nel suo blog, dove quindi concorda con il ministro leghista, Roberto Maroni, sulla necessità di ascoltare il segnale dati dai cittadini. “La mia posizione sulla legge elettorale è chiarissima. Sono per il sistema proporzionale tedesco e non ho alcuna nostalgia per le ammucchiate né per le decine di minipartiti dell’epoca del mattarellum. Peraltro, il Terzo Polo e l’Udc esprimono un’esigenza reale nel Paese e, con qualsiasi sistema elettorale, saranno decisivi per governare l’Italia. Per questo, vi sorprenderò, ma trovo che Maroni abbia perfettamente ragione. Con una maggioranza come questa, in stato confusionale, fare una legge elettorale seria e condivisa è come scalare l’Everest a piedi nudi. Molto meglio dare la parola ai cittadini, che è sempre un grande fattore di democrazia”. ”La legge elettorale che abbiamo adesso e’ un’ ottima legge solo che si introducano le preferenze”. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio la Russa a margine del nono raduno nazionale dell’associazione lagunari truppe anfibie in corso a Mantova. ”L’opinione pubblica – ha detto il ministro – ormai si e’ convinta, giustamente, che i cittadini devono scegliere anche in tutto o in parte i parlamentari. E allora, cambiamo l’attuale legge elettorale in questo senso, non buttiamo il bambino con l’acqua sporca. La legge che abbiamo adesso e’ un’ ottima legge; si faccia solo questo cambiamento. Semmai bisognerebbe cambiare il sistema del premio di maggioranza al Senato ma qui andiamo sul tecnicismo”. ”La cosa che interessa ai cittadini – ha aggiunto – e’ scrivere sulla scheda, come fanno alle Europee, alle Regionali e alle Comunali anche il nome del deputato che piace loro. Ma i cittadini vogliono anche continuare a sapere prima delle elezioni chi e’ il candidato presidente del consiglio, qual e’ la coalizione che si candida a governare e qual e’ il suo programma. Non vogliono tornare ai meccanismi antichi quando loro votavano in un modo e i partiti, dopo, decidevano come volevano”. E ha precisato: ”Se si ritiene, dunque, di ritornare alle preferenze, in 24 ore possiamo metterci d’accordo. Se qualcuno, invece, pensa di spacciare questo cambiamento come un cavallo di troia per ottenere altri risultati, primo, impedire ai cittadini di scegliere il presidente del consiglio e di tornare ad avere dieci governo in dieci anni; se si pensa di fare una legge che faccia vincere chi abbia un voto in meno e non un voto in piu’ come dice l’attuale legge, allora noi non siamo assolutamente d’accordo”. Aggiungere le preferenze alla attuale legge elettorale. La proposta è del governatore Roberto Formigoni. “Resterebbe – spiega all’ANSA – una legge maggioritaria, col premio di maggioranza che impone ai partiti di coalizzarsi prima delle elezioni e resterebbe una legge in cui l’elettore sceglie il premier, la coalizione attorno al premier e, in più, con la mia proposta, anche il deputato e il senatore che preferisce”. “Questa riforma – aggiunge – può essere fatta in tempi rapidissimi, volendo in 2 settimane, e smina il referendum”. “L’unico modo ‘onesto’, veritiero, di restituire ai cittadini la scelta dei parlamentari – ha spiegato Formigoni – è reintrodurre il voto di preferenza. Ogni altro sistema non ridà questa scelta al cittadino. E’ inutile che qualcuno, anche nel mio schieramento, parli di altri sistemi ispirati a modelli di varia nazionalità o ipotizzi collegi elettorali anche di dimensioni ridotte dove comunque il candidato sarebbe scelto dal partito. Se non c’é voto di preferenza, la scelta dell’elettore viene estremamente limitata o perfino negata”. “Non deve esserci contraddizione – ha proseguito il presidente della Regione Lombardia – per l’elettore che vuole scegliere coalizione e premier ma che non condivide la scelta del candidato in quel collegio imposto dal partito. Bisogna dare all’elettore la possibilità di scegliere fra una pluralità di candidati dello stesso partito”. ”E’ compito del Parlamento farsi carico di individuare delle soluzioni che risolvono il problema del rapporto tra eletto ed elettore”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, riferendosi alla legge elettorale dopo aver definito ”quello del presidente della Repubblica un monito che non puo’ restare inascoltato” ”Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte in cosi’ poco tempo, quindi e’ un segnale forte che va ascoltato e credo che si debba procedere al referendum”. Cosi’ il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha commentato il numero di firme raccolte per il referendum per cambiare la legge elettorale.Il ministro leghista non ha voluto commentare le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla modifica della legge elettorale, ma a margine di una messa per il patrono della Polizia di Stato ha tenuto ad aggiungere un suggerimento al Parlamento. ”Non so se il Parlamento si mettera’ a riformare la legge elettorale – ha detto Maroni – ma se lo fa dovrebbe riformarla nel senso del referendum”

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui