ROMA. “L’ex ministro della Salute, Renato Balduzzi, ritiene siano mistificatori tutti coloro i quali richiamano il parallelo tra la telefonata di Berlusconi per il “caso Ruby” e quella del ministro Cancellieri per il “caso Ligresti”. In realtà, a mio modesto parere, il vero mistificatore sembra essere proprio il deputato di Scelta civica quando afferma che Berlusconi chiamò i funzionari della Questura di Milano per dissuaderli dal compiere il loro dovere. Circostanza, quest’ultima, smentita sia dagli stessi funzionari, sia dal magistrato del Tribunale dei Minori il quale ha più volte chiarito come, in quel caso, fosse stata seguita la normale prassi relativa all’affidamento di un minore”.
Così il senatore Vincenzo D’Anna (Pdl-Fi), vicepresidente della commissione Affari europei di palazzo Madama. Balduzzi, che per D’Anna: “deve notorietà e carriera a Rosy Bindi, tradisce evidentemente l’inclinazione alla doppia morale tipica dei catto-comunisti, notoriamente inclini a misurare l’etica con il metro della convenienza”. In realtà, prosegue il senatore: “i due casi, ovvero il comportamento di Berlusconi e quello della Cancellieri, sono tranquillamente sovrapponibili, ovvero perfettamente legittimi poiché rientrano, da un lato nella sfera dell’illecita intercettazione, e dall’altro in quella della semplice richiesta di informazioni”. “Condannando Berlusconi – conclude D’Anna – Balduzzi condanna anche la Cancellieri con considerazioni che hanno lo stesso pregio dell’azione da lui svolta quando era alla guida del Dicastero della Salute”.