Caso Ruby su un doppio binario, domani, al palazzo di Giustizia di Milano. Mentre al primo piano del Tribunale, nell’aula della prima corte d’Assise, riprendera’ il processo immediato a carico di Silvio Berlusconi, accusato di concussione e di prostituzione minorile, al settimo piano del palazzo, in un’aula a porte chiuse,

proseguira’ l’udienza preliminare a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, tutti e tre accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile per il ‘giro’ di ragazze ‘reclutate’ per partecipare alle serate organizzate dal premier nella sua residenza di Arcore. Si inizera’ con il processo a carico del premier. Nell’aula che ormai da mesi viene, per le cause riferite al premier, transennata e ‘pattugliata’, ci sara’ l’ormai consueta folla di giornalisti e pubblico per un’udienza che, terminate le schermaglie procedurali, normalmente dovrebbe ‘marciare’ verso l’analisi delle fonti di prova dell’accusa e della difesa, quindi verso un calendario per cominciare a citare il gran numero di testi che le parti hanno gia’ indicato nelle loro liste. Ma prima di parlare di testi, domani, e’ molto probabile che la difesa di Silvio Berlusconi presenti nuove richieste. Quasi sicuramente Niccolo’ Ghedini e Piero Longo, legali del premier, torneranno alla carica con la tesi dell’inutilizzabilita’ delle intercettazioni perche’ avrebbero violato le prerogative del ‘parlamentare Berlusconi’.

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