“Avrei difficolta’ a sedermi a un tavolo con queste persone immaginandole come saggi facilitatori. Di fatto e’ una specie di bicamerale di grandi intese di antica memoria ma vestita a festa… con qualche foglia di fico”. Vito Crimi boccia la soluzione messa in campo oggi dal Quirinale e spiega: “Che dire, dopo aver letto i nomi dei saggi ogni eventuale dubbio e’ spazzato via.
E’ nata una ‘cosa’ strana, composta da parlamentari di tutti gli schieramenti salvo che del M5S, e meno male direi, e nessuna donna, che dovrebbe facilitare una specie di confronto tra le forze politiche, cercando di individuare le convergenze di programma”. “Ma non c’e’ gia’ – si domanda il capogruppo M5S al Senato – il Parlamento per questo? Non ci sono gia’ le Commissioni nelle quali ciascuno puo’ avanzare le sue proposte di legge e trovare le convergenze oppure il miglior risultato nell’interesse dei cittadini, ovviamente parlando in teoria perche’ in pratica sappiamo che difficilmente e’ il cittadino al centro dell’interesse della politica”. “L’unica cosa che conta – riprende Crimi, sempre dalla sua pagina Facebook – e’ che le commissioni inizino ad insediarsi, non sono neanche stati designati da parte dei partiti i membri, altrimenti tutti i disegni di legge rimangono lettera morta”. “Siamo pronti – anticipa – a presentare nelle sedi istituzionali previste i disegni di legge che diano attuazione ai primi 20 punti del programma, noi non facciamo la corsa a tirar fuori dai cassetti gli stessi disegni di legge di decenni, ma ogni nostra proposta sara’ unica, frutto del lavoro di gruppo e del contributo che potra’ venire dalla rete… Il nostro lavoro sara’ organico e coordinato…”.
Intanto Beppe Grillo tace sia su twitter che sul suo blog non c’è alcun commento sui saggi nominati da Napolitano che ha lasciato fuori il momento 5 stelle.