“‘Ma Grillo vuole fare il cantore della contestazione o il poeta della rivoluzione?”. Lo chiede Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, in una intervista a Repubblica in cui afferma che il leader del Movimento 5 Stelle “deve superare dei tabù se vuole davvero salvare il Paese” e lo invita a rivedere il no a un eventuale voto di fiducia a Bersani.


A meno che, afferma Crocetta, “non intenda favorire un governissimo che porterebbe solo guasti”. In Sicilia, spiega Crocetta, l’intesa raggiunta da Pd e M5s “ha funzionato. C’é sempre stata un’affinità elettiva fra me e gli esponenti di 5 stelle. Ci siamo trovati sull’idea di taglio dei privilegi senza massacrare lo Stato sociale. E abbiamo scoperto ‘convergenze parallele’ su norme di carattere ambientale, come quella sull’acqua pubblica, e sulla revoca dell’autorizzazione del Muos, il sistema radar americano di Niscemi, che pare sia nocivo per la salute dei cittadini. Io fra i grillini ho trovato solo persone perbene con le quali si può dialogare”. Secondo Crocetta, ora Bersani dovrebbe “proporre subito un’ intesa istituzionale. Dialogare con i grillini, e non solo, sulle presidenze delle Camere e sul Quirinale. Io, per l’ elezione del capo dello Stato, un nome ce l’avrei: quello di Piero Grasso. Una soluzione del genere smuoverebbe la politica: il movimento 5 stelle si opporrebbe?”.

 

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