“L’Aula è l’ultima speranza e noi ci auguriamo che in occasione del voto segreto, perché non crediamo che Grasso violerà questa norma, la libertà di coscienza prevarrà sul voto di appartenenza”. Lo dice il capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani al Tg4 assicurando che “il partito non si è mai diviso sulla difesa di Berlusconi e sarà più unito che mai”.

Intanto e’ alta tensione sul voto segreto o palese in Aula dove, entro 20 giorni, verra’ affrontata la decadenza di Berlusconi che ieri ha ottenuto il via libera alla Giunta per le Immunità del Senato con 15 “si” e 8 “no”. “Il M5S vuole convocare la giunta per il regolamento per chiedere il voto palese? Sarebbe un’ottima idea per rinviare il voto in Aula sulla decadenza di Berlusconi?. Lo dice il senatore Pdl e vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. “Questa proposta maoista non passerà mai. Se Grasso convoca la giunta per discutere di questo ci staremo tre anni. Ci provi pure. Avvieremo una approfondita discussione che durerà anni. E nel frattempo chiederemo una sospensione del voto. Mi sembra davvero un’ottima idea”.

‘Chiederemo il voto palese perché anche in base alla Costituzione la legge Severino è una norma a tutela del Senato e non c’entra niente il voto segreto”. Lo dice il senatore del Pd Felice Casson che è stato uno dei protagonisti della battaglia in Giunta sulla decadenza di Berlusconi. Secondo Casson non è detto che, ottenuto il voto palese, bastino 20 senatori a chiedere il ripristino del voto segreto perché è un voto sulla persona. ”La richiesta del voto segreto in Aula – sostiene Casson – viene fatta citando una serie di articoli della Costituzione dal 13 al 29 ma è una richiesta che va valutata perché il tema della decadenza, in base alla Legge Severino, non riguarda la persona ma lo strumento giuridico posto a tutela del Parlamento”.

 

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