Sono oltre 1600 le adesioni alla giornata di sciopero totale della fame e della sete per chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento sull’emergenza carceri. I partecipanti, che si uniscono all’iniziativa nonviolenta portata avanti da tempo da Marco Pannella, chiedono che venga dato seguito alle parole del Presidente della Repubblica che ha definito quella della giustizia e delle carceri “una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile”.

Tra i primi promotori dell’iniziativa anche la vicepresidente del Senato Emma Bonino, la deputata radicale Rita Bernardini, Luigi Manconi presidente di A Buon Diritto, Ornella Favero presidente di Ristretti Orizzonti, Patrizio Gonnella presidente di Antigone, Eugenio Sarno Segretario della UIL-PA Penitenziari, Leo Beneduci Segretario Generale OSAPP (Polizia Penitenziaria) Francesco Quinti responsabile nazionale comparto sicurezza Cgil-Fp, Sergio Stanzani presidente del Partito radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, Mario Staderini segretario di radicali italiani, Sergio D’Elia segretario di Nessuno tocchi Caino, Riccardo Arena conduttore su Radio Radicale della rubrica Radio Carcere, Irene Testa segretaria Associazione radicale “Il Detenuto Ignoto”, Elisabetta Lagana’ presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Sandro Favi responsabile carceri PD, Sandro Battisti, responsabile carceri Alleanza per l’Italia. Allo sciopero della fame e della sete del 14 agosto hanno aderito, oltre ai direttori penitenziari, persone che a vario titolo si occupano di carcere: agenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani, rappresentanti delle istituzioni o del mondo dell’associazionismo, ma anche tanti detenuti “ignoti” insieme alle loro famiglie e tanti comuni cittadini che continuano a credere nella Costituzione e nello Stato di diritto.

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