Frattura nella Federazione della Sinistra, l’alleanza che unisce il Prc di Ferrero, il Pdci di Diliberto e altre sigle della sinistra. Il Pdci vuole tentare l’ingresso nell’alleanza di centrosinistra, schierandosi nelle primarie a favore di Vendola, passo contestato dal Prc che resta sulla linea dell’opposizione rigorosa a chi oggi sostiene il governo Monti.

Nella riunione dell’ufficio di presidenza non si é votato, ma si è preso atto della differenza di vedute. “L’implosione del sistema dei partiti della seconda Repubblica può essere accompagnato da una crisi della idea stessa di politica e quindi della democrazia. Occorre costruire un argine con la più ampia coalizione di centrosinistra”. Lo dice Gianpaolo Patta, del movimento per il partito del lavoro, una delle sigle della federazione della sinistra che oggi ha rotto con il Prc. “Tutti i risultati elettorali degli ultimi anni – sostiene – ci dicono che il popolo della sinistra penalizza le divisioni: così è stato per la Sinistra Arcobaleno, così è stato nelle recenti elezioni siciliane. Divisi sia la sinistra radicale che il Pd vengono puniti dall’elettorato. Prendo atto che la Federazione della Sinistra è divisa sulle prossime scadenze elettorali: il Prc ritiene di non fare alleanze con il Pd. A questo punto ogni forza che compone la FdS perseguirà autonomamente la propria strategia; io lavorerò per un centrosinistra aperto a sinistra e parteciperò al voto delle Primarie”.

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