“Il Governo Monti non si è distaccato dal pensiero unico europeo e sta tentando di ridurre il welfare italiano. Il riequilibrio dei conti pubblici è necessario ma non si può realizzarlo aumentando lo spread sociale interno quando sarebbe necessario produrre maggiore coesione e ridurre le disuguaglianze esistenti tra percettori di reddito e contribuenti”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nella prefazione del Rapporto sui Diritti Globali 2012, presentato oggi a Roma.

“L’Europa dei Governi – osserva Camusso – ha imboccato una strada molto diversa da quella tracciata dalle Istituzioni europee: ha scelto il ripiegamento su se stessa invece dell’espansione, la crescita differenziata invece che comune, la competitività verso la riduzione del benessere invece che orientata all’investimento in sapere, ricerca e innovazione”. E Monti, aggiunge, “ha imposto sacrifici a senso unico che hanno colpito i più deboli”. Il Governo tecnico, secondo il segretario generale della Cgil, “non ha scelto di aggredire i nodi strutturali della scarsa competitività italiana e ha utilizzato l’emergenza economica per produrre ulteriore compressione dei redditi popolari e peggioramento delle condizioni di lavoro e vita”. In più, “la concertazione con le parti sociali è stata sostituita da accordi con Confindustria”. La Cgil, assicura Camusso, continuerà “a mobilitare i lavoratori per impedire che vengano ulteriormente cancellati diritti di cittadinanza e di lavoro consolidati nei decenni”.

 

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