L’Osservatore romano sancisce in un articolo l’appoggio del Vaticano a Mario Monti, affermando che il suo “salire in politica”, è “un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune”.

Il ‘placet’ alla ‘salita in politica’ di Mario Monti si evince da un articolo dedicato alle “elezioni in Italia” a firma di Marco Bellizi pubblicato nelle pagine interne, in cui si dà conto della conferenza stampa di domenica scorsa del premier dimissionario. In prima pagina del numero di domani, il quotidiano dà invece risalto allo scambio di auguri tra il pontefice e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, precisando che anche con Monti il Papa ha avuto una colloquio telefonico “particolarmente cordiale”. “La decisione di Mario Monti di rendersi disponibile a un nuovo impegno al servizio del Paese – afferma Bellizi nel suo articolo – sta orientando, come previsto, il dibattito politico e l’avvio della campagna elettorale in Italia”. “Annunciando il suo impegno in politica attraverso le modalità illustrate – aggiunge, dopo aver citato i passaggi più salienti della conferenza stampa – il senatore a vita intende aprire la seconda fase di un programma riformatore che è stato solo abbozzato nel corso dell’ultimo anno sulla spinta della congiuntura finanziaria. Monti è stato chiamato dai partiti a prendere decisioni inderogabili, di cui nessuno intendeva però prendersi la responsabilità diretta, per il timore di pagare un prezzo elettorale troppo alto. Quelle stesse forze politiche si ritrovano ora a interrogarsi sull’impatto che può avere la ‘salita in politica’ di chi doveva, quasi per mandato, diventare impopolare. Una prospettiva che fornisce da sola molto materiale alla riflessione dei partiti, così come il successo che anche i sondaggi sembrano ora attribuire a chi ha imposto agli italiani sacrifici pesanti”. “L’espressione ‘salire in politica’, usata da Monti nel corso della conferenza stampa di domenica – prosegue L’Osservatore romano – è stata accolta con ironia, in qualche caso con disprezzo. Ma si nota la sintonia con il messaggio ripetuto in questi anni dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, non a caso un’altra figura istituzionale che gode di ampia popolarità e alla quale tutti riconoscono il merito di aver individuato proprio nel senatore a vita l’uomo adatto a traghettare l’Italia fuori dai marosi della tempesta finanziaria. E’ in sintesi l’espressione di un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che é pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune. Ed é questa domanda di politica alta – conclude l’articolo – che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del Governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di là dei contenuti del suo manifesto politico”.

 

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